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NAPOLI – ROMA 2 – 0
NAPOLI: Meret 5,5, Di Lorenzo 5, Manolas 6,5 (63′ Maksimovic 6,5) , Koulibaly 6,5 , Rui 7, Ruiz 7 (85′ Elmas s.v.), Demme 5,5 (70′ Lobotka 6) , Zielinski 6,5 , Callejon 6,5 (69′ Lozano 6) , Milik 6 (63′ Mertens 6,5 ) , Insigne 7,5.
A disposizione: Karnezis, Idasiak, Luperto, Politano, Hysaj, Ghoulam, Younes.
All. Gennaro GATTUSO
ROMA: Lopez 7, Zappacosta 6,5 , Smalling 5 ( 30′ Fazio 5,5) , Ibanez 5, Spinazzola 6,5 , Veretout 6, Mancini 5, Mkhitaryan 6,5 , Pellegrini 5 (76′ Cristante 5,5) , Kluivert 4 (66′ Zaniolo 6), Dzeko 5.
A disposizione: Mirante, Kolarov, Villar del Fraile, Under, Santon, Kalinic, Pastore, Perez, Diawara.
All. Paulo FONSECA 5
Arbitro: ROCCHI di Firenze 6,5 – Guardalinee: Alassio e Tegoni – Quarto uomo: ManganielloVAR: Mazzoleni – Avar: LongoMarcatori: 55′ Callejon (N), 60′ Mkhitaryan (R), 82′ Insigne (N)
NOTE: terreno leggermente appesantito dal notevole innaffiamento pre-partita. Temperatura accettabile in una serata di bel tempo. Ammoniti: Demme (N), Pellegrini (R), Koulibaly (N), Mancini (R), Veretout (R), Cristante (R). Calci d’angolo 8 a 1 per il Napoli. Recuperi:1′- 4′.
NAPOLI – Nulla da eccepire per l’atteggiamento del tecnico partenopeo, che, fedele al suo diktat di uomo duro, schietto ed esigente, non ha lesinato rimproveri, e redarguito elegantemente, senza fronzoli, i calciatori che avevano offerto una prova al disotto delle loro potenzialità in quel di Bergamo, interrompendo non solo un avvicinamento alla posizione che consentirà la Champion’s, ma una striscia di vittorie che, culminata con il successo nella Coppa tricolore, avevano ridato fiato ed ossigeno alla rincorsa targata Gattuso % C.. Contro la Roma non si poteva e non si doveva fallire, agganciare i giallorossi al quinto posto aveva ed ha il sapore di un traguardo, benchè piccolo, per lanciare nel dimenticatoio, definitivamente, qualsiasi amarcord “Ancelottiano”. Non è stato semplice avere la meglio su una compagine che portava sul groppone due pesanti sconfitte, Milan ed Udinese, che avevano minato e non poco l’ambiente, tifoseria in primis, stufa di dialogare ( ma ne esiste la possibilità…ndr ) con Mr. Pallotta, teso solo ad ottenere ricavi con la realizzazione del nuovo stadio, e, perché no, cedendo i pezzi migliori della squadra, visto che sotto la sua gestione, è riuscito a rafforzare squadre un po’ in giro per il mondo, dal Liverpool (Allison) al Valencia (Florenzi) all’Inter e poi al Cagliari (Nainggolan), insomma lasciando tracce del disfacimento del capitale della Capitale romanista. Il voto più alto in pagella spetta di diritto all’estremo difensore, Pau Lòpez, restìo a cedere le armi, superandosi quasi in tutte le occasioni in cui i napoletani gli si sono presentati a pochi passi, inchinandosi solo ad una perla di Insigne, che non lascia scampo quando riesce ad inquadrare la porta ed a mirare gli angoli in alto della porta avversaria, piazzando con il suo micidiale destra a giro la palla proprio dove è quasi impossibile per il portiere arrivarci.
La squadra di casa non ha espresso il gioco spumeggiante riscontrato nelle ultime gare al S. Paolo, ma la voglia di vincere, segno indelebile trasmesso da Gattuso, è stata determinante per il successo: Di Lorenzo non si è cimentato in una buona prestazione, Demme ha sofferto Mkhitaryan, mentre gli altri hanno garantito un impegno che ha superato abbondantemente la sufficienza, con una nota di merito per Rui, che ha gestito con veemenza e scrupolosa attenzione l’intera fascia sinistra, proponendosi come spalla per Insigne e Zielinski, ed arrivando sempre ad effettuare cross che hanno determinato la rete di Callejon (55′), con lo spagnolo pronto ad impattare la sfera, eludendo sia il fuori gioco che la marcatura di Spinazzola, e lasciando che il pallone passi attraverso le gambe del portiere. La difesa ancora una volta, nonostante l’innesto dell’ex Manolas, al ritorno dopo mesi per disputare una gara di campionato, non ha sofferto sbavature, anche se nel tentativo di portarsi in massa verso l’area avversaria, spesso lasciava in balia del duo centrale gli inserimenti di Mkhitaryan, che imbeccato da un lancio preciso di Dzeko (60′), che per recuperare palloni giocabili, partiva da lontano, trovava campo aperto per giungere al limite dell’area del Napoli e sferrare un tiro angolato sul quale Meret, partito in ritardo, non riusciva ad opporsi. A dire il vero, sono stati contati due soli tiri nello specchio della porta partenopea, il gol ed un colpo di testa del bosniaco, a tempo ormai scaduto, bloccato con sicurezza dall’estremo difensore napoletano.
Per il resto è stato quasi un tiro al bersaglio, non centrato, per la serata di grazia di Lopez, e nell’ordine i suoi interventi hanno riempito il taccuino della cronaca: 11′ Classico schema azzurro con il taglio di Callejon alle spalle della difesa: lo spagnolo prova in allungo a ributtare la sfera verso il centro, ma riesce solo a deviare la sfera a favore di Pau Lopez . 12′ Fabian Ruiz vicino al gol! Splendida giocata degli azzurri, con Callejon che serve Fabian Ruiz, bravissimo nel fintare su Smalling e andare alla conclusione: Pau Lopez si distende e mette in angolo. 14′ Pau Lopez salva su Zielinski! Bellissimo lancio in verticale per Zielinski che parte in posizione regolare, aggancia al volo con un controllo perfetto e va al tiro, ma il portiere giallorosso respinge il tentativo. Poi Insigne cerca di scavalcarlo con un cucchiaio, ma l’ex Betis non si fa beffare. 32′ Napoli a un passo dal vantaggio con il colpo di testa del polacco che si infrange sulla traversa, poi sulla ribattuta va Callejon di testa – da posizione ravvicinata – ma la sfera termina alta. 41′ Chance per Milik! Seconda opportunità per il polacco che, da terra, riesce a spostare la palla e tirare col mancino dall’interno dell’area di rigore: Pau Lopez è reattivo e respinge la conclusione. 47′ Cross profondo di Insigne che diventa un tiro: Pau Lopez non si fa sorprendere e alza in angolo. 78′ Occasione per Mario Rui! Il portoghese conclude dall’interno dell’area di rigore, ma Pau Lopez respinge il tiro centrale. 84′ rapido contropiede del Napoli, con Fazio che anticipa Lozano di testa, ma regala il pallone a Mertens che da posizione angolata cerca l’angolo opposto, e Lopez chiude la sua maiuscola prestazione deviando in angolo. Gattuso accomuna, a fine gara, tutti i suoi uomini in un elogio senza limiti, chiarendo che ora è il momento di percepire la mentalità vincente, ben sapendo che potrà contare su qualche addio, su molte entrate: è cosciente che le strigliate giovano, come per Lozano, e che ha trovato un degno sosia di Hamsik in Lobotka, abile in aperture di gioco in cabina di regia, e che dovrà dare altra prova sostituendo Demme, ammonito e squalificato per la gara di Marassi contro il Genoa. Per Insigne, infine, qualche bacchettata, un abbraccio dopo il gol di Lorenzo, che sa tanto di riconoscenza del figlio verso il padre, e un invito: “..deve lavorare, avere più forza nelle gambe per saltare l’uomo e se fisicamente sta bene è un giocatore che può fare la differenza, dimostrando sempre di essere un uomo squadra, se lo trovi anche nella propria area di rigore a fermare l’avversario e ripartire…” Messaggio 4 di 929
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