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NAPOLI – Terminata l’abbuffata catalana, con i pro e i contro, in maggior numero i primi, ci si rituffa nel campionato e in Coppa Italia, con non segrete speranze di registrare una conferma della validità degli schemi imposti da Gattuso, con qualche buona nuova sui rinnovi contrattuali, e, finalmente, iniziare a rendere concreta l’operazione del cambio allenatore, raggiungendo qualche traguardo. Poco da obiettare sulle considerazioni piovute sul Napoli da ogni dove, esaltando quello che è ormai diventato il sistema “ difensivo con ripartenze”, con un robusto 4-5-1, nel quale si è tramutato, indipendentemente dall’avversario, soprattutto se di grossa levatura, il tradizionale 4-3-3, determinando, e la prova con il Barcellona ne è stata la logica conferma, l’impossibilità degli antagonisti di raggiungere l’area partenopea, se non grazie a qualche distrazione (leggasi Rui in occasione del pareggio dei blaugrana). A dimostrazione di tutto ciò, l’enorme possesso palla degli spagnoli, ma senza impensierire minimamente Ospina, diventato anche lui punto fermo nell’undici che il tecnico di origine calabrese ha ormai preso a cuore. E di cosa si è lamentato questa volta il buon Gennaro? Della fase di possesso, dove l’eccessiva precipitazione, ed in particolare, l’approssimazione hanno in un certo qual modo non reso possibile una vittoria, apparsa ai più, meritata. Ora il primo ostacolo da superare si chiama Torino, reduce da sonore e pesanti sconfitte, ma, elemento da non sottovalutare, l’aver riposato, non avendo giocato l’ultimo turno che lo vedeva opposto al Parma, molto più tempo rispetto agli azzurri, e dando tempo al neo trainer Longo di inculcare ai suoi il nuovo modulo, post esonero di Mazzarri: è da sottolineare che i granata negli ultimi anni hanno sempre creato grattacapi al Napoli, riuscendo a raccogliere punti al S. Paolo, ragion per cui non inganni la posizione degli uomini del presidente Cairo, costretti a guardarsi alle spalle, non registrando distanza eccessiva dal terzultimo posto in graduatoria. E si avvicina anche il retour match della manifestazione tricolore, che ad ascoltare le parole che arrivano dagli organi della federazione, dovrebbe svolgersi regolarmente giovedì 5 marzo, nonostante si vociferi che l’incontro clou Juve-Inter, per disputarsi a porte aperte, potrebbe tenersi lunedì 2 p.v.: ci si attendono nerazzurri “provati” dalla gara che potrebbe determinare l’esclusione degli uomini di Conte dalla lotta scudetto, ma fidarsi è bene, non fidarsi è preferibile, nonostante il vantaggio acquisito nella partita del Meazza. E ritornando alle vicende extra terreno di gioco, quelle che attendono al duo ADL- Giuntoli, e cioè i rinnovi contrattuali, con quello di Mertens a far da battistrada, è sempre più vivo il percorso che porta alla congiunzione delle richieste, da un lato il superamento dei cinque milioni di euro, compreso bonus, e dall’altro il desiderio incommensurabile di “godere” dello spettacolo della natura che offre la città; e non tralasciando che il record di miglior capocannoniere della storia degli azzurri non solo è stato raggiunto, ma si intravede la reale possibilità di superarlo abbondantemente. Non ci resta che sorridere……
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