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NAPOLI – PERUGIA  2  –  0
NAPOLI: Ospina 7, Hysaj 6,5 , Di Lorenzo 6, Manolas 6, Rui 6,5 , Zielinski 6,5 (84’ Allan s.v.) , Ruiz 5,5 (65’ Demme 6), Elmas 6, Lozano 6 (75’ Callejon s.v.), Llorente 5, Insigne 6,5 .
In panchina: Meret, Idasiak, Younes, Tonelli, Gaetano, Milik.
All. Gennaro GATTUSO 6,5
PERUGIA: Fulignati 6, Rosi 5, Sgarbi 5, Gyomber 5, Falasco 6, Nzita 5, Falzerano 6, Carraro 5 (71’ Konatè s.v.), Buonaiuto 6 (55’ Dragomir 5), Falcinelli 6,5, Iemmello 5 (62’ Melchiorri 5)
In panchina: Vicario, Albertoni, Rodin, Nicolussi, Balic.
All. Serse COSMI 6
Arbitro: Luca Massimi di Termoli- Guardalinee: Rossi e Grossi – Quarto uomo: Robilotta
VAR: Serra – Avar: Fiorito
Marcatori: 26’ e 38’ Insigne (N) entrambi su penalty
Note: terreno in ottime condizioni in un pomeriggio non particolarmente freddo. Spettatori presenti circa diecimila con rappresentanza umbra intorno alle seicento unità. Ammoniti: Falzerano (P), Iemmello (P), Gyomber (P), Ruiz (N). Al 50’ Ospina (N) ha parato un rigore calciato da Iemmello (P). Calci d’angolo 6 a 2 per il Napoli. Recuperi: 2’ poi diventati sette, e 3’.

NAPOLI – Non era un test probante, non potevano gli azzurri incassare la quarta sconfitta consecutiva tra le mura amiche, non poteva un divario tecnico notevole arrecare un dispiacere, l’ennesimo, alla tifoseria, stanca di veder perdere, depressa per il non gioco, avvilita per trovare il napoli nella seconda metà della classifica, raggiunta da squadre che partivano ad inizio campionato con la nomea di “retrocedende”. Vittoria senza particolari clamori, soddisfazione per aver ritrovato sia come goleador che come fantasista, l’Insigne, non proprio dei tempi migliori, ma almeno con qualche chance in più di contribuire alla risalita degli azzurri. Di certo non sarà ricordata come “una grande prestazione” ad ascoltare la definizione attribuita da Lorenzo, a fine gara, ma almeno si è passati ai quarti della competizione tricolore, unica via di accesso per l’ Europa se si riuscisse a vincerla, e non sarà impresa facile superare il prossimo turno che la vedrà opposta alla Lazio, messa sì in difficoltà nella gara di sabato scorso, ma sarà altra musica nel doppio confronto con i campioni uscenti della Coppa Italia. Lo stesso Gattuso ha dichiarato di non aver notato grandi miglioramenti dal punto di vista del gioco, se non nel palleggio, di avere le idee chiare su chi può essere inamovibile nello scacchiere e chi dovrà gioco forza accomodarsi frequentemente in panchina: l’attacco non gira, Llorente, perennemente spalle alla porta, non può che essere una comoda sponda in triangolazioni strette, ma non è quell’attaccante da area di rigore che aggredisce gli avversari, che si fa trovare pronto sui cross, che è capace di stravolgere una gara con invenzioni del tempo che fu. E Lozano? Volenteroso, caparbio, testardo nel possesso palla, ma poco produttivo anche sulla fascia destra, ed a poco serve recriminare su alcuni falli, è nel complesso che non riesce ad integrarsi, e, sembra, che anche il tecnico subentrante stia cercando di metterlo in condizione di farlo giocare con una certa libertà. Segni positivi, come già sottolineato, arrivano dal settore opposto, dove Insigne ha dato il contributo notevole a scardinare la difesa degli umbri, venuti al S. Paolo più per farsi conoscere dal nuovo trainer Cosmi, che li ha visti all’opera in una gara ufficiale prima di addentrarsi nel girone di ritorno della serie B che prenderà il via, per i grifoni, da Verona, ospiti del Chievo, che per dare fastidio ai partenopei. Match risolto nella prima mezz’ora con due rigori, ineccepibili, per fallo su Lozano da parte di Gyomber, e per un tocco di mano di Iemmello su calcio d’angolo: Insigne ha ingannato il portiere avversario nella prima occasione a destra e sul secondo penalty sul lato opposto. Nota di merito per Ospina che, parando il rigore assegnato in chiusura di prima frazione di gioco a Iemmello, ha parzialmente addolcito l’amarezza dell’avventata uscita di porta in quel dell’Olimpico, annullando la gagliarda ed efficace prova disputata dai suoi compagni contro la lanciatissima Lazio. Difesa senza particolari assilli contro un avversario che con il solo Falcinelli ha cercato di impensierire il Napoli, ma è bene che sappiano terzini, centrali e portiere quali saranno i compiti che li attendono nelle prossime due partite, da disputare, tra l’altro, sul terreno che tanto amico non sembra, visto che è diventato terra di conquista un po’ per tutti: Fiorentina e Juventus hanno già da tempo posizionato queste gare tra quelle da tre punti. Difensori avvisati, difensori…..attenti !

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