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di Adriano Mongiello
NAPOLI -Possibile che nel giro di tre mesi si sia sfaldato un giocattolo che disperatamente calciatori, tecnico, tifosi, con non poche difficoltà stavano costruendo? Inimmaginabile che dal feeling senza limiti tra il presidente e l’allenatore, approdato in azzurro sotto l’etichetta di top player (parole di ADL) si sia passati ad un abbandono totale, per aver semplicemente espresso la contrarietà ad un ritiro prolungato, dopo una partita non giocata a livelli esaltanti, e non giustificabile, se non per l’immediatezza del match di Champion’s. Che sia un vulcanico, il massimo dirigente, nessuno obietta, che, di tanto in tanto, forse anche spesso, si lasci andare ad affermazioni pesanti, che ha l’avversione per chi gli chieda di rinnovare il contratto ( lui che si interessa di cinema, conosce perfettamente come i patti si stipulino prima delle riprese e non dopo…), che negli anni addietro si è liberato dei campioni passati all’ombra del Vesuvio, nel momento in cui sarebbero serviti per la causa (scudetto?), si sono abituati un po’ tutti, supporters in primis, tanto da meritarsi, sempre il Presidente, un appellativo che di certo non gli fa onore. Sorge spontaneo un interrogativo: caro ADL, Lei ha a cuore i successi del Napoli, Lei vorrebbe vincere qualche trofeo importante, Le sembrava il momento per sollevare un polverone dove non si riesce a capire a chi giova questo caos, Le tornerebbe utile (forse solo in termini monetari) appioppare una multa (si parla del meno venticinque per cento sugli emolumenti dei calciatori) privarsi dell’apporto di atleti che tanto hanno dato alla causa azzurra ? In partenza, a gennaio, Mertens, Callejon, Allan, insomma la spina dorsale di una compagine che non può aver dimenticato di essere tra le più forti e competitive del campionato ed in Europa: non è una mossa da Presidente che è seduto in ambienti europei e di alto lignaggio calcistico, occorre che il Napoli, tramite Lei, sia riconosciuta società stimata e rispettata. E ritornando alle vicende azzurre, possibile che Suo figlio Edo, non nuovo a queste intromissioni negli spogliatoi, in momenti delicati quali un post partita, dove solo la sfortuna ed un tantino di imprecisione hanno impedito ai partenopei di avere la meglio sugli austriaci del Salisburgo, si sia lasciato andare ad affermazioni dure, andando ad intaccare quella rabbia che già covava dentro Allan per aver dovuto rinunciare per infortunio alla gara di Champion’s? Ricorda anche ciò che accadde, sempre con Suo figlio, per un litigio con Gargano? Ed allora, fare muro contro muro, quando non ancora tutto è perduto, insistere con punizioni che minerebbero definitivamente il cammino di questa stagione, a chi gioverebbe? Recuperi, finchè è in tempo, il rapporto tra Lei, Ancelotti, i calciatori ed il pubblico, basterebbe, ma il Suo carattere sanguigno cozzerebbe con questa soluzione, sedersi ad un tavolo per chiarire tutti gli aspetti della situazione e, forse, cospargersi il capo di cenere per la richiesta del mega ritiro, eccessiva, vista anche la prestazione da incorniciare di martedì scorso. Suvvia Presidente, lo faccia anche e soprattutto per tutti i tifosi che trepidano in questi momenti.
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