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NAPOLI – Seimila atleti, 8200 presenze considerando staff e accompagnatori, 118 Paesi in gara, 18 discipline sportive, 120mila persone accreditate, 4654 volontari. Sono numeri da capogiro quelli dell’Universiade Napoli 2019, che si è conclusa la scorsa domenica allo Stadio San Paolo. Per la realizzazione della 30esima edizione dei giochi sono stati investiti 270 milioni di fondi da parte della Regione Campania, di cui, ad oggi, sono stati già impegnati 250 milioni. Per gli impianti sportivi rimessi a nuovo sono stati investiti 127 milioni; 4 i milioni per le attrezzature, dalle barche a vela agli attrezzi per la ginnastica, 23 i milioni destinati allo stadio San Paolo, del quale, nel corso della conferenza di chiusura delle Universiadi, è stato mostrato un video per confrontare il ‘primà e il ‘dopò. Altri 139 milioni sono andati in beni e servizi utili per la manifestazione. In totale, nei dieci mesi che hanno preceduto l’evento, sono stati riqualificati 70 impianti sportivi, con oltre 70 appalti perché, per alcune strutture, come per esempio lo Stadio San Paolo, la piscina Scandone e il PalaVesuvio, sono stati necessari più bandi. Ma i numeri non si fermano a questo. Secondo quanto riferito dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, «i primi dati economici sono estremamente significativi». “Registriamo 40.000 presenze turistiche, un + 20% sui consumi rispetto allo scorso anno, alberghi prenotati al 90%». Dati positivi anche sul fronte occupazionale. Per rifare gli impianti, come ha fatto sapere il governatore, «ci sono stati 1400 lavoratori impegnati per mesi». «Hanno lavorato 300 persone in maniera quasi fissa negli uffici della Mostra d’Oltremare – ha aggiunto – C’è stato l’impiego di 200 bus per gli atleti, 400 auto, 500 taxi». Il commissario straordinario delle Universiadi, Gianluca Basile, ha fatto sapere che «è stata già incaricata una società per studiare l’impatto dell’evento sul territorio». «Da ottobre – ha sottolineato – saremo pronti a fornire tutti gli indicatori». Per gli infortuni è stato attrezzato un ambulatorio alla Stazione marittima, dove i medici hanno curato, per lo più per contratture muscolari, 450 atleti. In 179 casi è stato necessario il ricovero in ospedale. La cerimonia d’apertura è stata seguita da 30mila spettatori al San Paolo e 1,5 milioni di telespettatori in tutto il mondo per un evento che ha visto 140 Paesi collegati. Non sono mancati eventi correlati alle Universiadi: 11 mostre, 2 concerti al Teatro San Carlo, 15 appuntamenti del Napoli teatro Festival, 11 giorni di programmazione culturale di Casa Campania, 1200 i ragazzi delle periferie coinvolti con le Mini Universiadi.
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