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Dai manoscritti ritrovati alla magia del leggendario “Prete Rosso”. Giovedì 6 febbraio, Federico Maria Sardelli e l’ensemble Modo Antiquo al Teatro Sannazaro di Napoli con “L’affare Vivaldi”.
NAPOLI – Giovedì 6 febbraio, ore 20.30, il Teatro Sannazaro di Napoli ospiterà un evento musicale che non solo celebra il genio di Antonio Vivaldi, ma anche una delle storie più affascinanti nella storia della musica. Il concerto-spettacolo “L’affare Vivaldi”, ideato dal compositore e musicista Federico Maria Sardelli, si inserisce nella ricca programmazione della stagione musicale dell’Associazione Alessandro Scarlatti, con la direzione artistica di Tommaso Rossi. Un appuntamento che promette di immergere il pubblico in una delle storie più affascinanti e avvincenti della musica barocca: il ritrovamento delle partiture perdute di Antonio Vivaldi, il leggendario “Prete Rosso”.
Dai manoscritti ritrovati alla magia di Vivaldi: Sardelli e Modo Antiquo a Napoli con “L’affare Vivaldi”
Protagonisti della serata saranno il compositore e musicista Federico Maria Sardelli e l’ensemble barocco Modo Antiquo, ensemble che vanta una lunga carriera internazionale e due nomination ai Grammy Awards. Sardelli, oltre a essere un noto direttore d’orchestra, è anche scrittore e musicologo, e ha dedicato una parte significativa della sua attività al compositore veneziano, approfondendo in particolare il recupero delle sue opere.
In scena, il carismatico Federico Maria Sardelli e l’ensemble Modo Antiquo, una delle formazioni barocche di maggiore prestigio, racconteranno la vicenda che ha restituito alla storia della musica una porzione fondamentale dell’opera vivaldiana, fino ad allora sconosciuta. Sardelli, noto per il suo impegno nell’esplorazione del repertorio vivaldiano, porta sul palco L’affare Vivaldi, un progetto che prende vita anche dal suo romanzo storico edito da Sellerio, nel quale si narra con dovizia di dettagli la scoperta delle oltre 450 opere di Vivaldi, recuperate all’inizio del Novecento grazie all’intuito del musicologo Alberto Gentili e del direttore della Biblioteca di Torino Luigi Torri.
Napoli, “L’affare Vivaldi”: il racconto in musica sugli spartiti ritrovati
«Una storia che merita di essere raccontata – commenta Tommaso Rossi, direttore artistico dell’Associazione Scarlatti – e che offre allo spettatore l’opportunità di seguire, sia sul piano musicale, sia sul piano musicologico, gli accadimenti che hanno consentito di recuperare una grandissima parte dell’opus vivaldiana di cui per anni si è ignorata l’esistenza».
Il racconto si snoda attorno alla figura di Alberto Gentili, musicologo, e Luigi Torri, direttore della Biblioteca di Torino, che nei primi decenni del 1900 hanno compiuto un’impresa straordinaria: ricongiungere, in un unico corpus, oltre 450 opere di Vivaldi. Un lavoro che ha permesso di scoprire un Vivaldi molto più ampio rispetto a quello noto al grande pubblico, oltre le celebri “Quattro stagioni”.
L’ensemble Modo Antiquo
Sul palco, l’ensemble Modo Antiquo, nominato due volte ai Grammy Awards, si esibirà sotto la direzione di Federico Maria Sardelli, che svolgerà anche il ruolo di performer. La selezione musicale abbraccerà alcuni dei capolavori di Vivaldi, tra cui il “Concerto in Re minore per violino, archi e basso continuo RV 813”, la “Sonata in Sol maggiore RV 820”, il “Concerto in Sol maggiore RV 438”, la “Sonata in Re minore – La Follia” e il “Concerto in Mi minore da La Stravaganza”. Una scelta che intende non solo celebrare la qualità e l’eleganza della musica del Prete Rosso, ma anche immergere lo spettatore nella storia che ha reso possibile il suo ritorno al grande pubblico.
Con la partecipazione di artisti come Federico Guglielmo (violino principale), Stefano Bruni, Raffaele Tiseo (violino), Pasquale Lepore (viola), Bettina Hoffmann (violoncello), Nicola Domeniconi (contrabbasso) e Gianluca Geremia (tiorba), il concerto si preannuncia come un viaggio affascinante nel tempo, che spazia dal rigore della musicologia all’emozione pura della musica.
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