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NAPOLI – La direzione amministrativa viene affidata a Michele Ciarfera, la direzione sanitaria a Vincenzo Giordano Ciro Verdoliva: “Proseguiamo il lavoro iniziato sei mesi fa con la determinazione di restituire dignità a questa Azienda sanitaria, migliori standard di cura ai cittadini e un decoroso ambiente di lavoro a tutti i dipendenti”.
“Continuo da direttore generale la strada intrapresa da commissario straordinario, con la ferma volontà di restituire dignità a questa Azienda sanitaria, migliori standard di cura ai cittadini e un decoroso ambiente di lavoro per quanti ogni giorno si dedicano a garantire salute”. Con queste parole Ciro Verdoliva ha salutato da direttore generale, non più da Commissario Straordinario, la squadra dell’ASL Napoli 1 Centro. Verdoliva si è insediato oggi alle 11.00 e con le delibere numero 2 e 3 ha nominato Michele Ciarfera e Vincenzo Giordano, rispettivamente, Direttore Amministrativo e Direttore Sanitario. Due incarichi che confermano percorsi professionali di alto profilo. Per Michele Ciarfera, laurea in giurisprudenza e, tra l’altro, master in economia e gestione aziendale nonché puntuale e continua formazione in materia di tutela della privacy e anticorruzione, una lunga esperienza nella gestione delle risorse umane dell’ASL Napoli 1 Centro ed una precedente
esperienza di subCommissario amministrativo nella stessa ASL. Per Vincenzo Giordano, laurea in medicina e chirurgia e, tra l’altro, master in management sanitario e diploma di specializzazione in igiene e medicina preventiva, una comprovata esperienza nella dirigenza medica di settore sanitario in materia di efficientamento ed appropriatezza delle attività assistenziali, flussi informativi, SDO, DRG, rischio clinico, PDTA sia per l’ASL Napoli 1 Centro che in staff alla direzione strategica del Santobono Pausilipon. “In continuità con questi primi sei mesi – conclude Ciro Verdoliva – prosegue da oggi e per i prossimi tre anni una sfida tanto complessa quanto importante, una sfida che con la Squadra di donne e uomini di questa ASL – che ho già potuto apprezzare e che non mi ha fatto mancare fin dal primo giorno da commissario il sostegno – è possibile erogare una buona sanità”.

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