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Alle Forze armate va «la riconoscenza di tutto il Paese per il contributo fornito alla sicurezza della comunità nazionale e internazionale. Nelle aree più martoriate del nostro pianeta, i nostri militari assicurano il sostegno dell’Italia alla salvaguardia dei diritti umani e per prevenire e contrastare il terrorismo». Sono le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in occasione della Giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate. La cerimonia nazionale quest’anno si è tenuta sul lungomare di Napoli dove lo stesso capo dello Stato, con Guerini e il capo di Stato maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, ha passato in rassegna alcuni reparti schierati dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza prima del passaggio di una pattuglia delle “Frecce tricolori », accolte dall’applauso di tanti cittadini e di diverse scolaresche arrivate da tutta la regione. Prima di arrivare a Napoli, Mattarella ha deposto una corona d’alloro all’Altare della patria: l’omaggio tradizionale al quale erano presenti il premier Giuseppe Conte, il ministro Guerini, i presidenti di Senato e Camera Elisabetta Casellati e Roberto Fico e i vertici delle Forze armate. «Oggi tutti gli italiani festeggiano l’unità nazionale e si uniscono alle Forze armate, facendo memoria del passato per vivere il presente e costruire il futuro», ha detto il ministro della Difesa nel suo intervento a Napoli. La giornata, ha aggiunto, «vede le Forze Armate protagoniste nella difesa dell’unità nazionale come valore condiviso». Un concetto sottolineato anche dal presidente della Repubblica, secondo cui il 4 Novembre rappresenta «una data in cui si riassumono i valori di una identità nazionale lungamente perseguita dai popoli d’Italia con le aspirazioni risorgimentali e con i grandi sacrifici compiuti dal popolo italiano nella prima guerra mondiale». Forze armate protagoniste, dunque, sia in Italia che all’estero: attualmente sono circa seimila i militari italiani dislocati in 27 Paesi. Uomini e donne che il capo di Stato Maggiore della Difesa Vecciarelli ha ringraziato per il loro impegno sottolineando che «i valori che celebriamo oggi rappresentano elementi di costante ispirazione per il nostro impegno quotidiano e motivo di orgoglio nell’essere al servizio di un grande Paese e degli Italiani ». Nelle manifestazioni per il 4 novembre uno spazio ad hoc è stato dedicato alle donne in uniforme, cui è dedicato il calendario 2020 dello Stato Maggiore della Difesa, presentato a Napoli. Un calendario che vuole ricordare i 20 anni dell’ingresso delle donne nelle forze armate. A prevederlo fu una legge del 1999 e i primi arruolamenti avvennero l’anno dopo. E da allora le donne – sono circa 16mila – nei vari ruoli, gradi e mansioni, dalla sommergibilista alla pilota di caccia – sono impegnate in tutti i compiti, sia in Italia che nelle missioni fuori area.

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