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NAPOLI – «Vigileremo non solo sulla regolarità di tutte le operazioni di collocazione dell’organico entro il 13 settembre, ma saremo al fianco degli istituti e di tutto il personale della scuola che segnala difficoltà quotidiane e rilevanti, allo scopo di continuare a chiedere una soluzione all’attuale condizione. Non è possibile garantire l’erogazione del servizio di istruzione senza risorse e con una gestione della sicurezza priva di strumenti effettivi».
È quanto afferma il segretario generale della Flc Cgil Campania, Ottavio De Luca, a pochi giorni dal via al nuovo anno scolastico, «il terzo – sottolinea – dall’inizio della pandemia, che ripresenta criticità irrisolte del settore della pubblica istruzione, aggravate dalla pesantezza degli effetti della pandemia a cui non si è posto rimedio con interventi strutturali necessari su organici, tempo scuola e sicurezza».
OTTAVIO DE LUCA (CGIL) E LE CRITICITÀ PER LA SCUOLA IN CAMPANIA
«Il Ministero dell’Istruzione – ricorda De Luca – ha imposto un calendario di adempimenti con scadenze rigide per ogni fase della costituzione dell’organi – con cui avviare l’anno scolastico: mobilità, assegnazione, reclutamento e incarichi annuali. Tuttavia, ciò è avvenuto a discapito dei dipendenti degli stessi Uffici preposti sia a livello regionale che provinciale, i cui funzionari sono decimati dalla mancanza di turn over. Nonostante in Campania siano stati autorizzati circa 4.926 posti per le immissioni in ruolo del personale docente, non tutti i posti vacanti e disponibili saranno effettivamente coperti con docenti aventi contratto a tempo indeterminato, a causa di procedure concorsuali ancora in corso di completamento, come nel caso dei concorsi banditi su base interregionale, e procedure non ancora avviate come il più recente concorso straordinario bis».
“Nonostante siano stati autorizzati circa 568 posti per il ruolo per i vari profili ATA – aggiunge il segretario regionale della Flc – avremo ancora scuole prive di Direttori amministrativi e collaboratori scolastici: l’organico del personale ATA subisce da anni riduzioni a fronte di un aumento delle complessità. Troppe scuole normo-dimensionate ai sensi della Legge di Bilancio e normo-dimensionate indipendentemente da questa deroga sono in reggenza e, in genere, gli istituti sono in difficoltà nella gestione dell’offerta formativa ordinaria poiché le unità di personale a stento sono sufficienti a garantire lo svolgimento del tempo scuola, antimeridiano e pomeridiano ».
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