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Terapia intensiva inaugurata al Policlinico Vanvitelli

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NAPOLI – “Variante Delta? Dobbiamo essere estremamente preoccupati”. A lanciare l’allarme è il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca a margine dell’inaugurazione di un nuovo reparto di terapia intensiva del policlinico Vanvitelli.

“Come sapete la Campania è la Regione che fa più sequenziamento per quanto riguarda i positivi – ricorda De Luca – La metà dei sequenziamenti si fanno in Campania. Abbiamo dei focolai di variante Delta, leggevo questa mattina che in Gran Bretagna abbiamo avuto 14mila contagi nelle scuole elementari. La Gran Bretagna ha fatto la prima dose quasi a tutta la popolazione. Questi dati ci devono preoccupare – aggiunge De Luca – Credo che noi dobbiamo puntare ad aprire tutto, ad aprirci all’economia e alla vita, ma dobbiamo sapere che possiamo aprirci se siamo responsabili, altrimenti è difficile dirlo oggi perché siamo tutti allegri, tutti scanzonati, scapigliati e in ricreazione, pare che il problema sia finito quindi è complicato convincere oggi, ma se la situazione rimane questa a ottobre avremo l’inferno”.

Poi il governatore campano rimarca: “Abbiamo 1,5 milioni di cittadini che non si è voluto vaccinare, non completiamo la vaccinazione per la fascia studentesca, diversamente da quello che comunica il generale con le medaglie arriveranno centinaia di migliaia di dosi in meno nel mese di luglio. Siamo di fronte a una truffa comunicativa – dice De Luca, che continua – in questo Paese, ormai viviamo in una bolla mediatica per la quale dobbiamo dire che va tutto bene. Quello che va bene va bene, quello che va male come la campagna di distribuzione dei vaccini va male, dobbiamo dirlo”.

“Questa cosa delle mascherine è diventata come una battaglia di civiltà. ‘Abbiamo tolto le mascherine’, imbecille, hai tolto un elemento di protezione per te, per i tuoi figli e per i tuoi familiari” ha sottolineato il presidente sceriffo della Campania – Abbiamo già cominciato a vedere quello che succede. Qui a Napoli per la verità la metà già non la metteva la mascherina, mancava solo che rendessimo non obbligatorio l’uso”.

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