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Forza Italia, partito con il quale è stata eletta, cinque anni fa, in Consiglio regionale della Campania.
Alla vigilia delle elezioni per il rinnovo di Giunta e Consiglio, Beneduce annuncia il suo addio al partito di Silvio Berlusconi e annuncia l’intenzione di sostenere Vincenzo De Luca. Perché se da un lato parla di Forza Italia come partito che “ha, da tempo, smesso di esercitare qualunque funzione democratica”, dall’altro spiega di aver “apprezzato” il lavoro di De Luca nella gestione della emergenza Covid-19.
“A De Luca non ho mai fatto mancare critiche, di merito e mai demagogiche, in questi anni di opposizione. Ma non posso non riconoscere che ha lavorato incessantemente per proteggere la Campania dalla avanzata della pandemia”. E di De Luca spiega di aver apprezzato anche il Piano socio economico che è andato a “sopperire carenze del Governo”.
Poi l’affondo al suo ormai ex partito, “esploso in Campania”. “Da mesi – lamenta – segnalo, inascoltata, l’inopportunità di spostare l’asse del centrodestra verso posizioni populiste e sovraniste. Mentre sul piano nazionale riconosco che Berlusconi ha provato a resistere a questo andazzo, in Campania il centrodestra è letteralmente esploso”.
E il senatore Domenico De Siano, coordinatore regionale campano di Forza Italia, replica: “Purtroppo certa cattiva politica ci sta abituando anche a questo: alle falsità e all’ingratitudine di chi dal nostro partito ha saputo solo prendere incarichi e candidature di grande prestigio”. E ancora: “Ricorderei inoltre a chi per cinque anni ha fatto opposizione e solo ora, negli ultimi giorni della legislatura, passa dall’altra parte che i tanti trasformisti che per convenienza personale hanno usato il nostro partito per poi abbandonarlo”.
Ancora fumata nera nel centrodestra sulle regionali. Il vertice di ieri pomeriggio non è servito a trovare l’accordo definitivo sui candidati governatori. In Campania e Puglia, le regioni clou, a quanto si apprende, non sarebbe cambiato nulla: l’azzurro Stefano Caldoro e il meloniano Raffaele Fitto per ora sarebbero ancora in corsa. Fi e Fdi, infatti, tengono duro e non intendono mollare la presa. La Lega, da parte sua, insiste sulla necessità di cambiare i nomi schierati in campo dagli alleati. Ma la situazione è in evoluzione: gli incastri, per permettere di chiudere il cerchio – a quanto si apprende – potrebbero passare anche per intese che riguardano, altre tornate elettorali, a partire dalle comunali.
La Lega “ha fatto proposte equilibrate e di buonsenso” con l’obiettivo di vincere e di interpretare la voglia di cambiamento, fanno sapere fonti di Via Bellerio. Vede positivo, a fine vertice, Giorgia Meloni: “Siamo a buon punto, sono molto ottimista sul fatto che avremo i nomi a breve”. Ma a fine serata si profila la necessità di un nuovo incontro, il terzo in pochi giorni, per superare il muro contro muro e uscire dallo stallo. Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani dovranno tornare a rivedersi a breve: forse già nelle prossime ore, al massimo oggi.
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