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NAPOLI – Si chiama «Napoli 2030» il progetto di Stefano Caldoro, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, per la città. Un piano di investimenti con risorse e impatti economici, come ha spiegato, pari a circa 3 miliardi di euro. «La differenza con la visione del centrosinistra – dice – e che noi pensiamo a una grande Napoli, loro a una cittadina ».

Secondo una stima effettuata dal candidato del centro destra, gli investimenti previsti da Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, con il piano per la città, «sono all’incirca 500 milioni di euro ». Gli investimenti infrastrutturali prevederanno, «in aggiunta alle risorse già disponibili dal quadro nazionale, che ammontano a oltre 1,5 miliardi, ulteriori 3 miliardi per la parte infrastrutturale materiale e immateriale».

Nel piano di Caldoro anche la delocalizzazione del policlinico universitario a Scampia, e la creazione di una ‘Est Valley’ per i giovani nella periferia orientale, puntando su fibra e digitale. Nella giornata elettorale, sul versante del centrosinistra, endorsement per Vincenzo De Luca da Bobo Craxi, che a Salerno parla delle ragioni del No al referendum. «Penso che la continuità amministrativa sia un fatto molto importante in questa fase così drammatica della vita del Mezzogiorno. Anche De Luca deve fare i conti con i suoi difetti, con le sue esuberanze, con la sua lunga longevità al potere. Però, se devo dire la verità, mi sembra che De Luca alla fine del suo percorso politico, essendo un uomo anziano, è migliorato, come il vino, invecchiando».

Il governatore, uscente e ricandidato, parla ancora della scuola: «Si apre una fase delicata, abbiamo le scuole che riaprono e dobbiamo governare anche il covid di importazione. La Regione ha fatto scelte rigorose rinviando di dieci giorni l’apertura delle scuole per consentire di fare lo screening sierologico a tutto il personale docente e non docente, obbligatorio da noi per dare serenità alle famiglie. Quindi questi dieci giorni ci consentono di fare tutti i 140.000 test necessari e ci servono anche per far arrivare i termoscanner alle scuole, anche se non è compito della Regione. Stiamo facendo di tutto per aprire il 24 in sicurezza per l’aspetto sanitario».

Tappa a Napoli per Valeria Ciarambino, candidato M5s alla presidenza, con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. «I cittadini hanno potuto apprezzare in questi anni il lavoro del Movimento 5 Stelle in Campania e credo che che questo lavoro porterà a un grande risultato in cui noi certamente crediamo», dice il Guardasigilli. «In Campania ci sono circa 15.000 detenuti, metà dei quali nelle carceri e il garante dei detenuti ci dice che l’80% torna a delinquere, è un segno del fallimento di un sistema. La recidiva – ha spiegato Ciarambino – si riduce del 90% ogni volta che si fanno progetti di inclusione lavorativa. Oggi con Bonafede valorizziamo un esempio positivo di inclusione dei detenuti, ‘Lazzarellè, una realtà che ho visitato nel carcere a Pozzuoli, dove dieci detenute sono diventate esperte della torrefazione del caffé. Voglio puntare sulla formazione dei detenuti che è una misura importante per la sicurezza della città e la legalità».

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