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NAPOLI – “Poteri commissariali per gestire l’emergenza con maggiore efficacia e per tutelare la salute” e per “sottrarre a chi lavora per il proprio consenso la gestione di una fase delicata: un vulnus alla necessaria neutralità istituzionale che dev’essere garantita durante le elezioni”. E’ la sintesi di una lettera che Stefano Caldoro, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, ha inviato al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Secondo Caldoro, “la recente proroga al 15 ottobre 2020 dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 determina, in assenza di contromisure adeguate, un grave pregiudizio al corretto svolgimento delle prossime elezioni regionali.
La proroga, infatti, si estende anche ai penetranti poteri di intervento derogatorio e di spesa attribuiti alle Regioni e, in particolare, ai presidenti delle stesse, senza tenere conto del necessario depotenziamento degli organi di tali enti, in prossimità dello svolgimento delle elezioni. Come è noto – prosegue Caldoro – la Corte Costituzionale ha più volte evidenziato che la suddetta norma costituisce espressione del principio costituzionale di rappresentatività, connaturato alla diretta investitura popolare degli organi elettivi delle Regioni, e della loro responsabilità verso la comunità politica che ne determina l’elezione, nonché dell’autonomia ad essi riconosciuta dalla Costituzione.
La stessa Corte ha altresì precisato che tale principio può essere mitigato nei casi in cui sia necessario adattare atti indifferibili ed urgenti. Si tratta, tuttavia, di ipotesi relative ad episodi circoscritti e imprevedibili, che non possono essere assimilate all’emergenza epidemiologica in atto, la cui portata globale ed il cui protrarsi nel tempo hanno richiesto l’adozione di misure extra ordinem reiterate”. Caldoro spiega che “il mantenimento dei poteri emergenziali nell’ambito delle Regioni coinvolte nella tornata elettorale è indubbiamente suscettibile di limitare o condizionare il libero esercizio del diritto di elettorato attivo e passivo, espressione della sovranità popolare, nonché di alterare la par condicio tra i candidati, proprio in ragione dell’ampiezza della portata di tali poteri, nonché dell’incidenza della spesa connessa sui bilanci regionali, la cui composizione è, come è noto, destinata per circa l’80% alla tutela della salute, che costituisce la principale giustificazione dell’adozione delle misure eccezionali”.
Ecco perché Caldoro, “come cittadino e candidato alla Presidenza di una Regione”, chiede a Mattarella di “adottare le iniziative ritenute opportune al fine di scongiurare la sicura violazione di diritti e principi fondamentali dell’ordina – mento costituzionale, determinata dalla proroga dello stato di emergenza, senza adeguate misure volte ad assicurare il rispetto del principio di neutralità in ambito territoriale, in occasione delle prossime elezioni regionali, come, ad esempio, la previsione di nomina di commissari straordinari cui attribuire i poteri emergenziali, riservati dalla legislazione e dai connessi provvedimenti nazionali ai presidenti in carica e agli organi esecutivi delle Regioni interessate, nel periodo di depotenziamento previsto dalla legge”.
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