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NAPOLI – Il candidato di Forza Italia per le regionali in Campania sarà Stefano Caldoro. Un’indicazione netta emersa oggi dal Comitato politico degli azzurri (che il 22 marzo riunirà a Napoli l’assemblea nazionale con tutti gli eletti). Lo ha deciso il comitato politico di Forza Italia presieduto da Silvio Berlusconi, che ha stoppato con forza le opposizioni interne, in particolare della corrente che fa capo a Mara Carfagna, contraria a puntare ancora sull’ex governatore sconfitto nel 2015 da De Luca. Quello di Caldoro è, quindi, il nome che Forza Italia porterà al tavolo della coalizione di centrodestra, quando Berlusconi, Meloni e Salvini, atteso il 18 febbraio a Napoli, decideranno a chi tocca la scelta del candidato nelle tre regioni ancora in bilico per il voto in primavera: Campania, Toscana e Puglia. Lo scacchiere prevedeva che il candidato campano spettasse a Forza Italia, ma nelle ultime settimane dalla Lega è cresciuta la pressione per tentare la carta campana, lanciando l’ex rettore dell’Università di Salerno, Aurelio Tommasetti, che infatti è stato già nominato responsabile del programma del partito di Salvini per la Campania, ma anche Fratelli d’Italia ha pronto il suo nome, il senatore di Nocera Inferiore (Salerno), Edmon – do Cirielli. Caldoro, dal canto suo, è pronto a cominciare la campagna elettorale, in attesa dell’ok della coalizione. La sfida dovrebbe essere la replica delle ultime due elezioni regionali, contro Vin – cenzo De Luca, governatore uscente, la cui candidatura, però, non unisce tutto il centrosinistra, con molti esponenti che vorrebbero un candidato di ‘svolta’, magari ci – vico. De Luca, però, va dritto come un treno: «Sto lavorando a mettere in piedi le liste d’intesa con il segretario del Pd Zingaretti. I cittadini ragionano con la loro testa e io sono al lavoro senza nessun dubbio». Ma che una parte del centrosinistra voglia una svolta lo dimostra anche la presa di posizione delle Sar – dine, che proprio a Napoli il 14 marzo avranno il loro prossimo appuntamento nazionale. Il leader emiliano Mattia Santori ha infatti definito la candidatura di De Luca «una di quelle che ci creano difficoltà nel sostenerla ». La candidatura di De Luca avrebbe potuto vacillare in caso di alleanza con il Movimento 5 Stelle che, invece, pare difficile. L’assemblea pentastellata di domenica scorsa a Napoli ha fatto emergere un forte no della base ad andare insieme con i dem, idea che invece a Roma è nella testa di larga parte del Movimento, a cominciare da Fico e Spadafora. Nel M5S lo snodo potrebbe essere Rousseau: i portavoce campani hanno chiesto il voto online sulle scelte per le regionali limitate ai soli iscritti campani, a Roma vorrebbero invece un voto esteso a tutta Italia.
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