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NAPOLI – Nel suo venerdì televisivo sull’emittente salernitana Lira Tv il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, incontrastato protagonista del suo pensiero, riflette sui temi di attualità politica di maggiore rilevanza. Parte da lontano, dalla cosiddetta Prima Repubblica. «Nella fase finale della prima Repubblica – afferma l’ex sindaco di Salerno- sono stati fatti errori drammatici da non ripetere. Uno dei grandi errori era la centralizzazione romana e le scelte venivano calate dall’alto sui territori. Oggi questa scelta è improbabile perché stiamo aspettando a braccia aperte chi fa queste cose di politica politicante ». Non ci vuole molto per capire che il richiamo storico serve a De Luca per inviare un messaggio al segretario nazionale del Pd che, secondo voci che si rincorrono, non sarebbe propenso a ricandidarlo per le prossime elezioni regionali. Ma si coglie anche una rivendicazione dell’autonomia territoriale della Campania per la quale il candidato deve essere scelto dai livelli periferici. Questo concetto si evince anche dal richiamo che egli fa sul ruolo degli amministratori locali. «Oggi, tranne i sindaci e coloro che sono sui territori, nessuno lavora. Fanno a gara per essere il «tweetismo» e per il presenzialismo », ha aggiunto De Luca. Di qui il ruolo svolto dalla Regione da lui guidata. «Noi in Campania – continua De Lucamentre c’era tanto chiacchiericcio politico abbiamo lavorato per mettere le telecamere a Napoli. Non era competenza della Regione ma lo abbiamo fatto per dare una mano ai cittadini». Il messaggio al sindaco di Napoli Luigi De Magistris è, quindi, giunto a destinazione. De Luca avverte, probabilmente, il tentativo di isolamento che sta per essere messo in atto nei suoi confronti da più parti. Teme, soprattutto, sul fuoco amico di chi in questi ultimi giorni non ha mancato di manifestare il proprio dissenso per una riproposizione a governatore della Campania. I nomi dei competitor resi noti in alcune interviste non mancano a cominciare dal ministro dell’Ambiente Costa. A tutti i suoi denigratori De Luca, da Lira Tv, fa sapere che non teme confronti. E afferma: «Ogni tanto sento qualche piccolo personaggio politico parlare anche della Campania. Si tratta di personaggi flebili, improbabili che non sarebbero in grado di amministrare neanche il loro condominio. Ma di questo aggiunge – avremo modo di parlare senza lasciarci distrarre, sapendo che la Campania la sua autonomia e che siamo impegnati in lavoro amministrativo straordinario, che deve essere completato. Tutto il resto è noia e come dicevano alcuni vecchi militanti: ‘i cani abbaiano, la carovana passà ». Non manca qualche riferimento al M5s. «Mi auguro che il travaglio odierno del Movimento sia la presa d’atto di una esperienza che è stata fatta e che, come capita a tutti, dà degli insegnamenti che vanno accolti» con riferimento alle dimissioni di Di Maio da capo politico del M5S . «Una situazione che esige quindi un grande rispetto, ma anche un grande richiamo al principio di realtà»

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