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NAPOLI – Il fallimento dell’alleanza Pd-M5S in Umbria scioglie gli ultimi dubbi in Campania dove i partiti da oggi partono nella lunga rincorsa alle elezioni di maggio. L’alleanza di governo aveva già enormi ostacoli in Campania e ora appare quasi impossibile che si realizzi, con Pd e Movimento 5 Stelle, ognuno quindi con un proprio candidato alle elezioni a turno unico. I dem partono da Vincenzo De Luca, il presidente uscente la cui ricandidatura era messa in discussione dal possibile asse con i grillini, ormai lontanissimo. La coalizione, però, non è morta, almeno per Articolo 1: «Peggio della sconfitta – spiega il coordinatore nazionale Arturo Scotto, napoletano – c’è solo il panico. Bisogna lavorare su un progetto che contenga il nucleo delle forze sostengono il governo. Il candidato presidente viene dopo e, da parte nostra, senza veti, neanche su De Luca». Nel centrodestra, intanto, si apre la battaglia per la candidatura, che in Campania dovrebbe toccare a Forza Italia nella spartizione delle Regioni decisa fin qui da Salvini, Meloni e Berlusconi. In prima linea c’è Stefano Caldoro, governatore fino al 2015, battuto poi da De Luca ma pronto a ricandidarsi. Forte è anche Mara Carfagna, a cui guarda un’ampia fetta del partito, ma in corsa c’è anche Severino Nappi, che fu assessore alle attività produttive di Caldoro e che in questi anni è rimasto in Fi creando però anche una sua associazione civica, «Nord e Sud, con cui ha tenuto i legami con il mondo produttivo e i sindacati. Tra i papabili anche Paolo Russo, parlamentare recentemente nominato da Berlusconi responsabile Sud di Forza Italia. Nulla è scontato anche nel Movimento 5 Stelle. Valeria Ciarambino, leader dei consiglieri regionali, potrebbe pagare il forte legame con Luigi Di Maio e la sua possibile candidatura subisce diversi attacchi a cominciare dall’idea di un candidato proveniente dal governo: in prima linea ci sono il ministro dell’Am – biente Sergio Costa e il ministro dello Sport Vin – cenzo Spadafora. Ma nelle ultime settimane una parte della base a Salerno, ma anche a Benevento e Avellino, insiste su un nome nuovo, Mi – chele Cammarano, consigliere regionale cilentano. E de Magistris? Il sindaco di Napoli non si presenterà in prima persona alle regionali ma è determinato a lanciare la sua lista Dema con alcuni membri della sua giunta, tra cui il vicesindaco Enrico Panini, Alessandra Clemente, Ciro Borriello, Carmine Piscopo. L’idea sarebbe di entrare in una coalizione, ma se per il Pd il candidato sarà De Luca la porta sarà chiusa.
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