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Don Maurizio Patriciello con Giorgia Meloni

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Dopo le parole del governatore De Luca, interviene Don Patriciello: «Io vivo sotto scorta e le sue parole sono pericolose. Ha messo in repentaglio la mia vita».

NAPOLI- «Ha messo a repentaglio la mia vita». Ha detto don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo a Caivano, riferendosi alle parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
«Voglio ricordarvi che io vivo sotto scorta perché la camorra ha messo una bomba fuori alla mia parrocchia, tirare me in ballo in questo momento soprattutto mette a repentaglio la mia vita. Le parole del presidente sono pericolosissime, sta dicendo ai camorristi “avete fatto bene, continuate a fare quello che avete fatto”».

Il governatore aveva, infatti, ironizzato sulla sua presenza al convegno sul premierato. «Il problema politico fra destra e sinistra mi riguarda poco, io – ha dichiarato don Patriciello – sono il parroco di questa parrocchia. In questo quartiere che lui stesso ha detto che è stato abbandonato dallo Stato per 40 anni. Mi sono rivolto oggi al governo Meloni, ieri al governo Conte e l’altro ieri al governo Renzi, per cercare di dare un aiuto a questa povera gente. Il 25 di agosto ho mandato un messaggio whatsapp al presidente Giorgia Meloni. Il 31 di agosto lei stava qua con mezzo governo, ha preso degli impegni e li sta mantenendo».
Il parroco spiega ancora: «Io sono una persona seria, sono un credente, sono un cristiano, sono un prete, e non posso dire che questa mano è nera. Se il Governo sta mantenendo gli impegni presi, è mio dovere non solamente dire che è così ma anche ringraziare. Se la cosa dispiace al nostro presidente De Luca, se ne faccia una ragione».
Ed ancora, don Maurizio Patriciello ha ricordato come: «Tra il presidente della Regione e il presidente del Consiglio, essendo di diversi colori politici, io posso comprendere benissimo – ha aggiunto il sacerdote – che ci sono delle cose che non condividono, delle vedute diverse, ma tirare me in ballo».

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