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NAPOLI – «Sull’eminente statista milanese che
bussava al citofono, ho visto risposte sui social dall’area
vesuviana bellissime. Qualcuno chiedeva anche l’indirizzo di sua
sorella per citofonare. Cose meravigliose al livello di
‘Giulietta è…’ (riferimento a striscione ironico esposto in
occasione di una trasferta dei tifosi del Napoli a Verona,
ndr)». Lo ha detto Vincenzo De Luca nel corso del suo intervento
al congresso dell’Ais (Associazione Italiana Sociologia) su
“Sociologia in dialogo». Abbiamo assistito a «livelli alti di
creatività», ha sottolineato con ironia De Luca facendo
riferimento alla citofonata di Matteo Salvini in Emilia a casa
di un presunto spacciatore. De Luca ha citato la frase di uno
striscione dei tifosi del Napoli che insultavano la
protagonista della tragedia di Shakespeare in occasione di una
partita contro il Verona.
De Luca non ha risparmiato l’ironia sul Movimento Cinque
Stelle: «Come avviene – ha detto – la formazione di un dirigente
politico oggi? Nel 99% dei casi non se lo pongono proprio il
problema, abbiamo uomini di governo in guerra permanente con
storia, geografia, sintassi e matematica. Oggi ho visto che si è
passati da ‘uno vale unò a ‘uno non vale l’altro», ha concluso
citando una fare del discorso di Luigi Di Maio.

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