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«Mi sono candidato alla presidenza della Regione Campania con un programma già completato al 150%, le famiglie contano più delle bandiere di partito e la concretezza amministrativa conta più delle coalizioni e delle trattative. Chi condivide questa logica e questo modo di stare nelle istituzioni parlando con i fatti è benvenuto, chi non lo condivide faccia le sue scelte». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in merito alle spinte che arrivano da alcuni settori del Pd al dialogo con il Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni regionali in Campania. «Da oggi – ha concluso De Luca – non parlerò più di politica politicante, ma solo di fatti concreti». “Il dialogo con il Movimento 5 Stelle per le elezioni regionali? Bisognerebbe chiederlo al gruppo dirigente nazionale dei 5 stelle. Noi vogliamo andare avanti nel rapporto tra forze nazionali che danno vita al governo, ma senza pregiudiziali”. Lo ha detto il consigliere regionale del Pd in Campania Antonio Marciano a margine di una conferenza stampa. E Marciano, riferendosi chiaramente alla pregiudiziale del M5S alla non ricandidatura del governatore Vincenzo De Luca, ha spiegato: «Bisogna sgomberare il campo dal pregiudizio per cui mi siedo a tavola con te a condizione che qualcuno si alzi da quella tavola. E’ un errore, se avessimo ragionato così anche a Roma non avremmo avuto il Conte bis e un governo che ha evitato agli italiani stangate come quella dell’aumento dell’Iva. Se ragioniamo con la serietà e il rigore che si impone alla politica in questo tempo, con le difficoltà che vive l’Italia, probabilmente faremo passi avanti ». Commentando poi gli ultimi sondaggi che danno il centrodestra avanti in Campania, Marciano ha spiegato: «Hanno un valore ma vanno presi con attenzione, siamo a sei mesi dalle elezioni che sono un’era geologica. Credo prevarranno le valutazioni sullo stato di salute di questa terra, i passi in avanti fatti e i risultati. Ci vuole una campagna elettorale fatta nel merito, stiamo giudicando la qualità della vita nella Regione, non altro. Lavoreremo in questi mesi senza essere trascinati in polemiche inutili, guardando alle tante vertenze di questa terra e alle tante associazioni e ai fermenti civili che si stanno manifestando».

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