X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

Capri senza funicolare durante le feste: il sindaco, Paolo Falco, ha espresso il suo forte dissenso nei confronti della Sippic per la chiusura non concordata.


CAPRI (NAPOLI) – Capri si prepara a trascorrere le festività natalizie e di Capodanno senza uno dei suoi collegamenti simbolo: la funicolare che unisce Marina Grande con la celebre Piazzetta. La società Sippic, responsabile della gestione dell’impianto, ha deciso di sospendere il servizio per i necessari lavori di manutenzione, una pausa che durerà fino alla primavera prossima. Ma questa decisione non è stata accolta con favore dall’amministrazione comunale.

CAPRI SENZA FUNICOLARE, IL SINDACO PAOLO FALCO: «INTERRUZIONE INGIUSTIFICATA E NON CONCORDATA»

Il sindaco di Capri, Paolo Falco, ha espresso il suo forte dissenso nei confronti della Sippic, lamentando la mancanza di un confronto preventivo sulla tempistica dei lavori. “L’azione di protesta è rivolta contro una interruzione del servizio non giustificata né documentata con atti ufficiali portati a conoscenza dell’amministrazione comunale e, per essa, ai cittadini tutti”, ha dichiarato il primo cittadino.

Per dare voce al proprio malcontento, Falco, insieme a tutta la Giunta comunale, si presenterà questa mattina, 10 dicembre 2024, alle ore 12 davanti al cancello chiuso della stazione di Marina Grande per una protesta simbolica.

CAPRI SENZA FUNICOLARE DURANTE LE FESTE: UN DANNO PER I CITTADINI E IL TURISMO

La chiusura della funicolare, punto nevralgico per il trasporto pubblico caprese, rischia di creare notevoli disagi sia per i residenti che per i turisti, specialmente in un periodo dell’anno in cui l’isola attira visitatori da ogni parte del mondo. La funicolare rappresenta non solo un comodo collegamento, ma anche un’esperienza iconica per chi arriva sull’isola.

UN CONFRONTO MANCATO?

L’assenza di concertazione tra la Sippic e il Comune è uno degli aspetti più contestati della vicenda. L’amministrazione sostiene di non aver ricevuto documentazione ufficiale né avvisi tempestivi, e si domanda se i lavori non potessero essere posticipati o programmati in un periodo meno critico per il turismo locale.

La questione apre una riflessione più ampia sulla gestione dei servizi pubblici essenziali in località a forte vocazione turistica. Gli equilibri tra manutenzione necessaria e salvaguardia delle esigenze della comunità e del turismo devono essere attentamente gestiti per evitare contraccolpi sull’economia locale.

LA RISPOSTA DELLA SIPPIC

Al momento, la Sippic non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alle accuse mosse dal sindaco. Resta da vedere se la protesta dell’amministrazione comunale e le pressioni della popolazione porteranno a una revisione delle decisioni o a una maggiore trasparenza nelle comunicazioni future. La vicenda rimane aperta, mentre l’isola si interroga su come affrontare le prossime settimane senza il suo simbolo in movimento, lasciando sul tavolo un tema cruciale: il diritto alla pianificazione condivisa per i servizi pubblici essenziali.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE