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Oggi, parte ufficialmente nel quartiere Ponticelli di Napoli il progetto “Agri-Cultura”, un’iniziativa ambiziosa che punta a trasformare un terreno abbandonato di oltre 10.000 metri quadrati in un laboratorio di sostenibilità, innovazione sociale ed economia circolare.


PONTICELLI (NAPOLI) – Oggi, parte ufficialmente nel quartiere Ponticelli di Napoli il progetto “Agri-Cultura”, un’iniziativa ambiziosa che punta a trasformare un terreno abbandonato di oltre 10.000 metri quadrati in un laboratorio di sostenibilità, innovazione sociale ed economia circolare. Promosso dall’Associazione Sott’e’ncoppa e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD, il progetto rappresenta un passo fondamentale verso la rigenerazione urbana del quartiere, integrando agricoltura sostenibile, educazione e inclusione sociale.

PARTE A PONTICELLI IL PROGETTO “AGRI-CULTURA”

“Agri-Cultura” non è solo un esempio di recupero di uno spazio urbano trascurato, ma un modello di come le politiche urbanistiche sperimentali possano rispondere a sfide sociali ed economiche urgenti. Si tratta di un progetto che non si limita alla mera riqualificazione del suolo, ma che si propone come un volano per lo sviluppo di nuove opportunità lavorative e di crescita per la comunità locale, specialmente per le fasce più vulnerabili.

Il Comune di Napoli ha messo a disposizione questo terreno attraverso un avviso pubblico, selezionando un partner con l’obiettivo di realizzare attività ad alto impatto sociale. La scelta di destinare quest’area a un progetto che coniuga agricoltura, educazione e inclusione sociale segna un importante passo verso un recupero integrato e sostenibile del quartiere Ponticelli, un’area che ha sofferto negli anni di marginalizzazione e degrado.

PROGETTO “AGRI-CULTURA”: LE PAROLE DEL VICESINDACO

Secondo Laura Lieto, Vicesindaco di Napoli, il progetto è la dimostrazione concreta che rigenerazione urbana e inclusione sociale possano andare di pari passo. «Destinare oltre 10.000 metri quadrati di suolo pubblico a questo progetto rappresenta un atto concreto di visione strategica per la città. Napoli sta disegnando un futuro in cui il recupero del suolo non è solo una questione di spazio, ma di capitale umano e sociale», ha affermato Lieto. Il progetto, infatti, non si limita a riqualificare un’area degradata, ma mira a investire nel capitale umano della zona, creando opportunità di inserimento lavorativo e percorsi formativi per persone svantaggiate.

INTEGRAZIONE DEI SOGGETTI VULNERABILI

Un aspetto fondamentale di “Agri-Cultura” è l’impegno nell’integrazione di soggetti vulnerabili. L’iniziativa offre formazione e opportunità di lavoro a chi rischia di essere escluso dal mercato, contribuendo così a creare una comunità più coesa e solidale. Il progetto, inoltre, si allinea con i principi dell’economia circolare, promuovendo la sostenibilità ambientale attraverso pratiche agricole innovative che favoriscono il recupero e la valorizzazione delle risorse naturali.

PARTNENARIATO PUBBLICO-PRIVATO

Giovanni Russo, Presidente di Sott’e’ncoppa, ha sottolineato l’importanza del partenariato pubblico-privato che sta alla base dell’iniziativa: “Il partenariato che promuove il progetto rappresenta il nodo di una rete più ampia che vede la presenza di enti pubblici e privati impegnati a perseguire obiettivi comuni di sviluppo sociale ed economico”. Russo ha anche evidenziato il sostegno fondamentale della Fondazione CON IL SUD, che, attraverso il bando “Terre Colte”, ha reso possibile il recupero dei terreni abbandonati per scopi sociali e culturali.

In un periodo in cui la rigenerazione urbana è una delle sfide principali per molte città italiane, “Agri-Cultura” emerge come un modello di come le politiche pubbliche possano essere utilizzate in modo innovativo per creare un impatto positivo a lungo termine. Il progetto non solo offre un’opportunità per il quartiere di Ponticelli, ma rappresenta un segnale forte per tutta la città di Napoli, dimostrando che la rigenerazione urbana non deve essere vista solo come un intervento di recupero del territorio, ma come un’opportunità di trasformazione sociale ed economica. “Agri-Cultura” è, quindi, molto più di un progetto agricolo: è un laboratorio di idee, un esperimento di comunità, e una dimostrazione tangibile di come il recupero del suolo e l’inclusione sociale possano andare di pari passo.

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