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«I dati del registro tumori non hanno evidenziato al momento una particolare correlazione tra le discariche dell’area vesuviana e i tumori, la causa più forte nell’area è l’inquinamento atmosferico». Questo uno dei dati sottolineati da Mario Fusco, responsabile del registro tumori dell’Asl Napoli 3 nel corso della presentazione dell’apertura online di tutti i dati. Il registro dell’Asl Napoi 3 è ora a disposizione di tutti ed è il terzo in Italia a farlo il primo nel Sud. «Dai dati – spiega Fusco – non ci sono eccessi particolari.
Spicca l’epatocarcinoma per alcuni comuni a Nord di Napoli ma questo è legato alla diffusione dell’epatite C. C’è poi un eccesso di tumore polmonare nell’area di Portici, dove l’inquinamento ambientale da smog è maggiore. Sul tumore polmonare emerge anche che tra i maschi scende del 2% l’anno, mentre nelle donne sale dello 0,5%, anche se parliamo ancora di cifre diverse, 100 ogni 100.000 abitanti maschi e 32 per ogni 100.000 femmine». «E’ evidente – ha sottolineato il governatore campano Vincenzo De Luca -la connessione diretta tra l’inquinamento atmosferico, la congestione urbana, la scarsa qualità del trasporto pubblico e le emergenze tumorali questo dato vale per tutta Italia e ci impone di migliorare gli standard di qualità ambientale. Metteremo in campo una settimana sull’ambiente nei prossimi mesi ma soprattutto dobbiamo sviluppare una campagna di informazione tra le giovani generazioni a esempio sul fumo». Dal registro tumori dell’Asl Napoli 3 emerge, spiega Fusco, “che ci sono mediamente 6500 nuovi casi di tumore l’anno su una popolazione di un milione e 70.000 abitanti. Un dato in linea con la Campania che ha il dato più alto del Sud Italia. I tassi in Italia sono alti al nord poi scendono al centro e al sud, la Campania ha quello più alto per l’incidenza della città metropolitana di Napoli che ha 3,3 milioni di abitanti ed è fortemente urbanizzata quindi più a rischio». Il totale delle persone ammalate di tumore è in aumento e questo è un dato positivo: «Perché – spiega Fusco – dal totale sottraiamo ogni anno chi muore e quindi vuol dire che la sopravvivenza sta aumentando viste le nuove terapie. Tutto questo ora è online perché non siamo più noi i detentori dei dati che appartengono alla collettività».
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