2 minuti per la lettura
NAPOLI – Giorno dopo giorno si consolidano i segnali di stabilizzazione della curva epidemica in Campania: interrotta la crescita esponenziale dei contagi resta però elevato il numero dei nuovi casi, così come quello delle vittime e dei ricoveri, confermando l’elevata pressione sul sistema ospedaliero. Una situazione, insomma, che resta sotto controllo ma che continua a presentare aree di criticità, come dimostra il ‘tutto esauritò in uno dei covid hospital adibiti esclusivamente ai malati da coronavirus, il LoretoMare di Napoli.
Sono 12.135 i nuovi positivi al Covid in Campania, su 83.290 test esaminati. Il tasso di incidenza è sostanzialmente invariato al 14,56%, rispetto alla media degli ultimi giorni (ieri 14,19). Le nuove vittime censite nel bollettino dell’Unità di crisi sono 17, di cui 15 nelle ultime 48 ore e due risalenti ai giorni precedenti. In lieve calo l’occupazione dei posti letto nelle intensive, che scendono a 100 (-2), mentre i ricoveri in degenza sono in aumento a quota 1.387 (+7 rispetto a ieri).
Oscillazioni verso l’alto e verso il basso ma di misura modesta, a testimonianza di un possibile cambio di tendenza rispetto ai forti aumenti dei giorni scorsi e in attesa di una discesa più consistente. I dati Agenas confermano per la Campania un dato di occupazione di posti letto lontano da livelli di emergenza: nelle terapie intensive si è al 13% contro una media nazionale del 17, per le degenze la regione è al 13%, in linea con il dato complessivo del Paese. In provincia di Napoli, l’area flegrea resta una delle zone ad alta circolazione del virus: nelle ultime 24 ore sono stati registrati cinque morti nei comuni di Pozzuoli e Monte di Procida.
Sempre nell’area nord della provincia di Napoli, a Giugliano e dintorni, è invece scattata un’indagine sugli studenti assenti a scuola, un tema strettamente intrecciato con il covid. I controlli dei carabinieri, coordinati dalla procura per i minori di Napoli e in sinergia con i dirigenti scolastici, hanno portato alla denuncia a Sant’Antimo di 12 genitori che risponderanno del reato di inosservanza dell’obbligo di istruzione dei figli minori. Tra i genitori c’è chi non sapeva delle assenze del figlio, mentre altri sostengono che all’origine delle assenze ci fosse la paura del contagio.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA