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Da ieri la Campania è in zona gialla. Il passaggio è stato deciso venerdì scorso in seguito alla crescita dei ricoveri in terapia intensiva e nei reparti di degenza ordinaria. La differenza sostanziale è legata all’obbligo di mascherina all’aperto, che tuttavia già vigeva in virtù di un provvedimento regionale.
Permane anche l’aumento dei ricoveri in Campania dove si registrano 9.370 nuovi positivi su 53.819 test: il tasso di incidenza è in risalita, al 17,41%, contro il 16,84% del giorno precedente e il bollettino segnala 25 nuove vittime nelle ultime 48 ore e 6 precedenti ma registrate ieri, per un totale di 31 morti. Aumentano i ricoverati sia in terapia intensiva (si passa da 87 a 92, più 5), sia in degenza (sono ora 1.311 rispetto ai 1.278 di domenica, più 33).
«Abbiamo avuto un picco estremamente alto – ha commentato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – contiamo decine di migliaia di contagiati in Campania e questo ha creato una grande pressione sugli ospedali. I dati ci dicono che il picco si sta raffreddando, che la situazione sta migliorando e credo che si potrà rapidamente sbloccare anche l’offerta ospedaliera per le altre malattie e ritornare alla normalità». “Dobbiamo uscire da questa emergenza pandemica – ha proseguito Manfredi – perché solo in questo modo possiamo tornare alla normalità e fare sì che tutte le offerte dei servizi siano soddisfacenti».
Intanto una fonte di contagio è diventato il viaggio tra Palermo e Napoli a bordo della Florio, la nave traghetto che ha registrato venti membri dell’equipaggio infetti dal Covid. La scoperta del primo contagiato, che ha portato al tampone per il resto dell’equipaggio, è emersa ieri dopo lo sbarco dei passeggeri. I venti ammalati, asintomatici, sono in quarantena a bordo ma una volta sostituiti, la nave ripartirà domani sera verso Palermo con nuovi passeggeri, separati dai malati.
E poi la ripartenza delle scuole porta anche il ritorno del conteggio degli ammalati a Napoli: l’Asl Napoli 1 avvisa che nella settimana tra il 10 e il 16 gennaio sono 145 gli studenti ammalati. Le scuole con il dato più alto sono le primarie con 53 bambini ammalati, segue la secondaria di secondo grado con 35 ragazzi e ragazze contagiate, mentre alle scuole medie sono 31. Meno contagiati nelle scuole materne con 26 ammalati. Sono stati posti in quarantena in questa settimana 570 studenti di cui 240 e 263 rispettivamente di materna e primaria, mentre sono in totale 64 i contatti familiari in quarantena.
La quarta ondata colpisce anche l’economia: ieri hanno bloccato il centro di Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, con i loro furgoni, suonando clacson e sirene, gli operatori delle fiere della Campania per denunciare il profondo disagio: nella cittadina ieri si sarebbe dovuta svolgere la fiera in occasione dei festeggiamenti del santo ma l’emergenza Covid lo ha impedito. «Feste e sagre, non distruggiamo la tradizione» c’era scritto su un cartello su un camion. «Vogliamo lavorare», hanno ripetuto una volta arrivati nella piazza antistante il Municipio.
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