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Quasi 10mila nuovi contagi, un tasso di incidenza all’8,8 per cento. E’ vero che la situazione nelle terapie intensive resta gestibile, ma la crescita incessante dei ricoveri in degenza – ieri a quota 587, rispetto al giorno precedente +53, l’incre – mento più consistente degli ultimi mesi – comincia a fare paura. Sono 9.802 i nuovi casi rilevati (il giorno precedente 7.181) su 111.379 tamponi eseguiti. Il tasso di incidenza balza all’8,8%, soglia mai toccata finora in Regione Campania, contro il 6,86 di due giorni prima. Le nuove vittime censite nel bollettino dell’Unità di crisi sono 11, di cui sette nelle ultime 48 ore e quattro risalenti ai giorni precedenti.

Non si arresta la crescita dei ricoveri in degenza, a quota 587 (+53, l’incremento più consistente degli ultimi mesi), e aumenta anche l’oc – cupazione dei posti in terapia intensiva, che sono 37. E così ci si prepara a far fronte alle conseguenze di un incremento ormai esponenziale: il Loreto Mare di Napoli il 3 gennaio tornerà ad essere esclusivamente Covid Hospital, come nei periodi più difficili delle prime ondate. Commenta il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva: «Una decisione che non avremmo voluto dover prendere, ma che ora si rende imprescindibile». Entro lunedì 3 gennaio, dunque, al presidio ospedaliero Loreto Mare saranno riattivati 50 posti letto di degenza ordinaria Covid-19 che si aggiungono ai posti letto dedicati al Covid-19 e già attivi all’Ospedale del Mare che offre 24 posti letto di terapia intensiva presso le strutture modulari e 47 posti letto di degenza ordinaria nell’area day surgery. La direzione generale dell’ASL Napoli 1 Centro ha anche disposto, per garantire continuità di cura ai pazienti affetti da patologie che non posso essere sospese o rinviate, il trasferimento temporaneo delle Unità Operative di Ematologia e Oncologia al presidio ospedaliero San Giovanni Bosco.

Gli ospedali sono in affanno, si materializza il rischio di una diminuzione dell’assistenza per le altre patologie, e così il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, Bruno Zuccarelli, chiede al Governo di varare subito una contromisura: l’obbligo di vaccinazione per tutti. Il contagio corre in tutta la Campania, i sindaci di Ercolano e Torre Annunziata lanciano allarmi per la diffusione dei casi. Restano lunghissime le file per i tamponi, complice l’imminente capodanno con relative feste e accesso ai ristoranti, e va avanti a ritmo serrato anche la campagna vaccinale. Ma l’alto numero di contagi e quarantene comincia a ripercuotersi quotidianamente su alcuni servizi: da oggi l’Eav, azienda campana che gestisce la ferrovia Circumvesuviana, rimodula il servizio con una riduzione delle corse dell’11 per cento. In pratica, per fare fronte all’indisponibilità non programmata di personale, per le linee vesuviane saranno garantite 206 corse delle 236 del programma. Per ridurre i grandi flussi di auto che hanno bloccato la viabilità presso gli ospedali di Pozzuoli e di Giugliano in Campania, l’Asl Napoli 2 Nord nelle ultime 24 ore ha attivato due nuovi caselli tampone, di cui uno ad Acerra ed un secondo a Pozzuoli, località Monteruscello. Nell’arco degli ultimi 10 giorni, “si è passati da poche centinaia di tamponi che venivano effettuati presso le due strutture aziendali ad oltre 4mila”.

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