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«Ben vengano le risorse, pari a 90 milioni di euro, annunciate dal ministro della Salute Speranza per il personale medico e infermieristico dei Pronto Soccorso, che sono la trincea della sanità. Ma non possiamo mettere in secondo piano altri operatori che lavorano da sempre in prima linea e sono stati protagonisti nel contrasto all’emergenza pandemica. Non devono esistere professionisti di serie A e di serie B dell’emergenza».
Così, in una nota, la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S, Valeria Ciarambino. “Gli stessi fondi il Governo ha ora il dovere di reperirli anche per valorizzare il lavoro di medici, infermieri e autisti-soccorritori del 118, potenziando, una buona volta, l’intero sistema di emergenza territoriale. Parliamo di donne e uomini sottoposti a turni massacranti e a notevoli pressioni, che ogni giorno, soprattutto con l’esplosione della pandemia, sono impegnati a salvare vite umane – spiega – Incentivare questi professionisti equivale da un lato a riconoscere, finalmente, quanto importante sia la loro opera quotidiana, dall’altro a impedire la fuga, in atto da tempo, di personale impegnato in un servizio fondamentale per la salvaguardia della salute di tutti noi, il cui organico è oramai ridotto all’osso».
“La Campania – ricorda Ciarambino – è tra le regioni nella quale si registrano le maggiori criticità del servizio di 118, a partire dal nostro capoluogo, dove agli atavici problemi si aggiungono casi di aggressione ai danni degli operatori. Negli ultimi mesi, a seguito di dimissioni volontarie di decine di medici, che hanno preferito optare per altri incarichi, il responsabile del 118 di Napoli ha dovuto addirittura sopprimere postazioni, preannunciando il rischio di non poter più garantire prestazioni in emergenza. Potenziare e incentivare il 118 – conclude equivale a garantire il diritto alla salute di tutti».
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