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Dati in chiaroscuro sul fronte Covid in Campania: nel bollettino di ieri cala l’incidenza nonostante il ridotto numero di tamponi domenicali, si allenta la pressione sugli ospedali ma per il secondo giorno consecutivo si contano 11 nuove vittime, di cui ben nove nelle ultime 48 ore e due risalenti ai giorni precedenti.

I contagi censiti nel bollettino dell’Unità di crisi sono 192 su 10.248 test: l’incidenza è dell’1,87%, contro il 2,18 del giorno precedente. L’occupazio – ne delle terapie intensive scende a quota 28 (-3), quella delle degenze a 351 (-18). Secondo un rapporto nazionale, però, la Campania è inserita tra le 4 regioni dove , a livello giornaliero, il tasso di occupazione delle terapie intensive da parte dei pazienti Covid (Sardegna, Sicilia, Campania e PA di Bolzano) tornando al 13% in Sardegna e al 14% in Sicilia, ben oltre la soglia d’allerta del 10%, quindi la Campania dal 6% e 10%.

Intanto il Governatore Vincenzo De Luca torna ad invocare il grande senso di responsabilità: “Se vacciniamo anche la popolazione studentesca, allora potremmo avere un anno scolastico in grande serenità. Cominciamo in presenza ma per continuare, dobbiamo essere responsabili» . È questo l’appello che il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca fa a tutti per un anno scolastico da vivere in serenità. A margine di una conferenza di presentazione dei lavori in corso per l’ampliamento dell’Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, ha detto: «Abbiamo fatto una riunione importante con i dirigenti scolastici qualche giorno fa. Abbiamo un elemento di grande tranquillità perché la Campania è la regione più avanzata d’Italia per la vaccinazione del personale scolastico, docente e non. Ma dobbiamo fare uno sforzo ulteriore per vaccinare gli studenti. Abbiamo ascoltato l’appello appassionato del presidente della Repubblica. Come si fa a non capire che vaccinarsi tutti serve a riprenderci la vita e a tenere aperta l’economia del nostro Paese per evitare di dover chiudere tra due mesi bar, ristoranti, fabbriche, attività commerciali? ».

Intanto è scattata la zona rossa al Campo Rom di Giugliano, in provincia di Napoli: da qui sarà impossibile accedere e uscire fino al prossimo 15 settembre. A disporlo è un’ordinanza. Previsti l’isolamento domiciliare con divieto di allontanamento dalle abitazioni e lo stop agli ingressi e alle uscite, presidiate dalle forze dell’ordine. La decisione sul campo nomadi di via Carrafiello è stata presa dopo che lo scorso 31 agosto è stata rilevata la positività al Covid di un residente dell’accampamento, dove sono insediati 70 nuclei familiari con un numero orientativo di 500 persone che, si legge nel provvedimento, “vivono stretti rapporti interpersonali in condizioni di precarietà igienico sanitaria”.

L’uomo, attualmente ricoverato nel reparto Covid dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, “non è stato in grado di riferire in merito ai propri contatti stretti”, mentre un suo familiare ha spiegato che “sono intercorsi rapporti stretti interpersonali tra il cittadino positivo e numerosi altri residenti del campo”.

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