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Il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, non nasconde la sua preoccupazione per il numero di positivi al Covid che si registra nella regione. Si tratta di 226 persone e la stragrande maggioranza non ha sintomi. Secondo i dati dell’Unità di crisi della Regione, sono 226 i casi positivi al Covid su 7.682 tamponi molecolari esaminati. Se giovedì il tasso di contagio era pari al 2,35%, ieri si attesta al 2,94%. Tre decessi nelle ultime 48 ore e 8 morti in precedenza.
Negli ospedali sono 20 i posti letto occupati nelle terapie intensive (dato invariato) mentre in degenza ieri sono 201 (215 in precedenza). Numeri che, insieme con la diffusione della variante Delta, inducono De Luca, nel corso del consueto appuntamento sui social del venerdì, a tornare all’attacco, invitando i campani ad essere prudenti, ad indossare la mascherina, come prevede una sua ordinanza che «non è un pezzo di carta», ribadendo infine che non ha alcun senso portarla al collo e al braccio. Tutto ciò per non vanificare gli sforzi finora compiuti e mettere a rischio la riapertura delle attività economiche.
Ma il governatore della Campania già pensa a quanto potrebbe accadere a fine agosto e alla successiva riapertura delle scuole. Oggi ha ribadito che si guarda con attenzione al dato che si registrerà a fine agosto. Il personale scolastico della Campania è vaccinato al 93 per cento: un dato che, osserva con orgoglio, fa piazzare la Campania ai primi posti ma per riaprire in sicurezza è necessario anche procedere alla vaccinazione degli studenti.
E per questo de Luca si affida anche ai vescovi. Giovedì è stato in visita alla Conferenza episcopale della Campania e ai capi delle diocesi della Campania ha chiesto un aiuto in tal senso.
Nella regione sono stati vaccinati con la prima dose 3.414.290 cittadini. Di questi 2.080.660 hanno ricevuto la seconda dose. Le somministrazioni effettuate sono state, in totale, 5.494.950, ma De Luca vuole procedere velocemente prevedendo di intensificare le somministrazioni agli studenti anche a fine agosto e nella prima quindicina di settembre.
“Rivolgo un appello al ministero della Salute, al governo e al commissario al Covid, perché parlino quanto meno è possibile. Il livello di confusione di queste settimane è sconcertante. Credo che se fanno silenzio ci danno una grande mano per continuare la campagna di vaccinazione. Ogni 48 ore cambiano valutazioni sui vaccini. È una cosa sconcertante”, sottolinea ancora il governatore campano L’Asl Napoli 1 chiamerà al telefono le persone da convocare per la prima dose, per parlare con loro e farsi spiegare le motivazioni se diranno che non si presenteranno alla vaccinazione. Lo annuncia Ciro Verdoliva, direttore generale dell’Asl partenopea. «Continueremo a inviare gli sms di convocazione – spiega – ma ora vogliamo approfondire le motivazioni che spingono una fetta di cittadinanza a non vaccinarsi».
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