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È la Campania la regione più colpita dal coronavirus: secondo i dati del ministero della Salute sono 117 i nuovi casi, 22 i decessi. La variante Delta si fa largo tra i cittadini residenti a Napoli risultati positivi al Covid.

A dimostrarlo, spiega un comunicato dell’Asl Napoli 1, è uno studio molecolare eseguito sull’RNA virale estratto dal materiale biologico di soggetti positivi al Sars- Cov-2, che ha permesso di individuare su 11 (rpt 11) dei 35 tamponi molecolari risultati positivi nei giorni 22 e 23 giugno (di persone residenti a Napoli) la variante Delta. Conferme che riguardano dunque circa il 30% dei casi esaminati.

L’approfondimento epidemiologico che consegue alla classificazione di variante Delta, come disposto dalle circolari ministeriali, ha già permesso di individuare le aree di residenza ed eventuali cluster familiari. I casi segnalati sono identificati nelle zone di Chiaia (2 casi), Montecalvario (3 casi), Pianura (3 casi), San Ferdinando (1 caso) e Soccavo (2 casi) con due cluster familiari già accertati. Intanto, sottolinea la Asl, «prosegue il sequenziamento per tutti i tamponi con esito positivo».

“La variante Delta ha segnato dei focolai da noi e la Campania ha una posizione virtuosa e di avanguardia nel sequenziamento. Una sola dose però non basta, quella doppia è essenziale ed è necessario mantenere comportamenti virtuosi con messaggi di cautela ai giovani”.

Lo ha detto il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola intervenendo a Radio Crc. Il numero due della giunta regionale, torna poi sul tema delle mascherine: “Dobbiamo mantenere una valutazione lucida, guardando a ciò che accade negli altri Paesi”.

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