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Boom di morti per Covid in Campania: sono ben 54 le vittime registrate nell’ultimo bollettino dell’Unità di Crisi. Domenica – per avere un termine di paragone – i decessi erano stati 10. Sale anche il tasso di contagio, ma il dato non tiene conto del limitato numero di tamponi effettuato nel giorno festivo, ed è in qualche modo fisiologico.
Sono 943 i positivi al Covid registrati ieri: di questi – recita il bollettino dell’Unità di Crisi – 591 sono asintomatici e 352 sintomatici. Il rapporto tra positivi e tamponi molecolari effettuati, ieri al 9,73%, va ben oltre il 6,77% di domenica. Ma i tamponi molecolari del giorno sono solo 9.690 (circa il 50% in meno rispetto alla media) cui si aggiungono quelli antigenici, 1.815. Con i 54 di ieri il totale dei deceduti sale a 6.690. I guariti sono 1.896, per un totale che sale a 314.033.
Per quanto concerne il report dei posti letto su base regionale, quelli di terapia intensiva disponibili sono 656; quelli di terapia intensiva occupati 113. I posti letto di degenza disponibili sono 3.160; quelli di degenza occupati 1.365. A tenere banco è l’allarme movida lanciato dall’Unità di Crisi della Campania, sulla scia del monito fatto nei giorni scorsi dal presidente della giunta regionale De Luca.
«Sono molto preoccupato se si toglie il coprifuoco o si fa un coprifuoco a mezzanotte. Si può prevedere un allentamento ma bisogna essere molto attenti agli assembramenti da movida» ha detto Antonio Postiglione, responsabile medico dell’Unità di Crisi della regione Campania per il covid19.
«Io stesso – ha detto – ieri sera ci ho messo due ore da Napoli a Pozzuoli in auto per prendere mia figlia che tornava da Ischia, questo rende chiaro il movimento la sera. Ma poi nelle foto vedo che ancora non sono radicate le regole di distanziamento e l’uso continuo della mascherina.
Le fasi pandemiche sono caratterizzate da ondate che si susseguono e noi non vogliamo altre ondate. Io ricordo sempre che non c’è un liberi tutti, servono comportamenti responsabili con cui si arriverà anche all’allungamento dei tempi del coprifuoco. Tra socialità e sanità c’è sempre stato dilemma a cui dall’inizio prima di tutto salute e sicurezza sanitaria dei cittadini».
Oggi intanto, 1.300 centri commerciali manifesteranno in tutta Italia contro le chiusure nei weekend con il gesto simbolico di abbassare le saracinesche per alcuni minuti. Anche le attività legate a Confesercenti Campania aderiranno alla manifestazione. Si tratta di circa 1200 negozi distribuiti nei vari centri commerciali della regione che danno lavoro ad oltre 10mila lavoratori.
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