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Da questai mattina sarà aperta la piattaforma regionale per le adesioni al piano vaccinale della fascia di età 60-69 anni. “Le convocazioni – fanno sapere da Palazzo Santa Lucia – si attiveranno nei tempi più rapidi possibile, compatibilmente con l’arrivo dei vaccini”. E’ in rialzo, in Campania, l’indice di positività. Dopo qualche giorno in cui si era attestato sul 9%, ieri risale al 10.52%.
Secondo i dati dell’Unità di crisi della Regione Campania, sono 2.225 (763 sintomatici) i casi positivi nelle ultime ore su 21.149 tamponi molecolari esaminati; 31 le persone decedute e 1.967 le persone guarite. Nel consueto appuntamento sui social del venerdì il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, ha assicurato che «l’occupazione delle terapie intensive al 26%».
“Entro giugno, luglio vogliamo completare l’immunizzazione della città di Napoli e renderla la prima delle grandi città d’Europa immunizzata», ha aggiunto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, spiegando che si tratta di «sfide rispetto alle quali ci dobbiamo misurare ma la precondizione è che ci siano dati i vaccini» sollecitando ancora una volta un pronunciamento da parte degli organi deputati sull’utilizzo dello Sputnik che la Campania ha già autonomamente opzionato.
E ricevuti i vaccini la Regione si è attrezzata per somministrali velocemente. Va in questo senso l’accordo siglato tra Federfarma, l’Associazione delle farmacie e la Regione Campania per l’ingresso delle farmacie nella campagna vaccinale contro il Covid19. In Campania sono 1.055 le farmacie di Federfarma che hanno già aderito.
Nell’accordo, firmato ieri, le farmacie si impegnano a organizzare «punti di vaccinazione territoriali» presso le farmacie o altri locali idonei dove predisporre le attività necessarie alla somministrazione delle dosi attraverso farmacisti opportunamente formati. La farmacia sarà incaricata di illustrare al vaccinando le misure di sicurezza previste dalla normativa, conservando i moduli compilati dai cittadini.
Il nodo a giudizio di De Luca resta dunque quello delle dosi e per questo motivo, sempre nel corso del suo intervento sui social, rivolgendosi al premier Mario Draghi ha chiesto conto delle 210mila dosi in meno che, a suo giudizio, sono state consegnate alla Campania. Un nuovo motivo di polemica con l’esecutivo nazionale dopo quello del riparto dei fondi per la sanità.
«Con quale coscienza il governo nazionale dà ogni anno 47 euro in meno, nel riparto del fondo sanitario nazionale, ai cittadini campani, con quale coscienza tollera il fatto che abbiamo 15mila dipendenti in meno nel sistema sanitario», ha detto sempre De Luca.
Sul fronte delle proteste è annunciata per oggi quella dei negozianti di Napoli che scenderanno in piazza domani per ribadire con forza il loro no alla chiusura della zona rossa che va avanti da settimane e contro cui stanno attuando la protesta con le mutande in vetrina. Il «flash mob della mutanda» si terrà alle 12 in via Filangieri.
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