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NAPOLI – Dalla Campania giunge un piccola inversione di tendenza che fa ben sperare: i numeri di ieri, infatti, dicono che cala di oltre due punti la curva dei contagi che passa dal 12% circa di mercoledì al 9,6% di ieri con 2507 nuovi positivi a fronte di un numero più alto di tamponi effettuati (quasi quattromila in più). In calo anche le vittime, 13 (ieri erano state 33).

Un lieve miglioramento rispetto al giorno prima si registra anche per quanto concerne la situazione ospedaliera con i posti occupati in terapia intensiva che scendono da 161 a 153. Non è morta a causa del Covid Sonia Battaglia, la donna di 54 anni ricoverata nei giorni scorsi a Napoli dopo essersi sentita male poco dopo essersi vaccinata. Le sue condizioni erano peggiorate nei giorni seguenti al ricovero a causa di una trombosi e di una emorragia cerebrale.

In attesa che si riparta con la somministrazione del vaccino Astrazeneca, continua a non decollare la registrazione sulla piattaforma regionale dei cosiddetti soggetti fragili cui, da accordi sottoscritti con la Regione, dovrebbero adempiere i medici di base. Se ne discuterà nel corso di un incontro che dovrebbe tenersi martedì prossimo in Regione. Il sindacato ribadisce che la confusione di questi giorni è stata causata «dall’errata comunicazione destinata alla popolazione sui doveri del medico».

“Non certo per colpa dei nostri assistiti – affermano Luigi Sparano e Vincenzo Schiavo – noi medici di medicina generale siamo stati presi d’assalto con centinaia e centinaia di richieste da parte di pazienti giustamente confusi e preoccupati. La nostra speranza è che la Regione possa lavorare con noi per risolvere presto questa questione perché ora è il momento di portare avanti la campagna vaccinale».

Intanto, la Fimmg fa sapere che le richieste che perverranno ai medici di medicina generale dai pazienti ‘ultra fragili’, che rientrano nella categoria 2 del Ministero della Salute, «saranno esaudite nel più breve tempo possibile». Nell’attesa che la questione venga definita i medici di famiglia stanno provvedendo a richiedere le fiale direttamente alle Asl per poter vaccinare i pazienti». Ma non tutti i medici saranno vaccinatori.

«Ci sono diversi livelli di partecipazione all’accordo siglato – spiegano i rappresentati del sindacato – potremo vaccinare nei nostri studi o nelle sedi aziendali e solo i medici che non vaccineranno la popolazione avranno invece il compito di registrare le adesioni alla piattaforma ma, per ora, mancano i vaccini. Questa è l’unica vera difficoltà” Intanto, con una lettera inviata al Presidente della Regione De Luca l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Napoli ha lanciato una proposta per il reclutamento di personale infermieristico da impiegare nella campagna vaccinale contro il covid-19 a partire dalla fase 2.

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