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Scuole chiuse in Campania dal 1 al 14 marzo. Dopo l’anticipazione di venerdì nella consueta diretta Fb del venerdì, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il ritorno alla didattica a distanza lo ha messo, nero su bianco, nell’ordinanza numero 6. E se nelle ultime ore i contagi sono leggermente diminuiti, inizia la conta, anche in Campania, dei casi delle varianti inglese e brasiliana.
Da domani, dunque, viene «sospesa l’attività didattica in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e dei servizi per l’infanzia (sistema integrato 0-6 anni) nonché delle scuole di ogni ordine e grado, nonché delle Università – si legge nel testo dell’ordinanza – restano comunque consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali e/o con disabilità, e in ogni caso garantendo il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza».


Spazio anche alle raccomandazioni. Si invitano i cittadini ad “evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile». Intanto la curva dei contagi, almeno nelle ultime 24 ore, è un pò calata: 2.215 i casi positivi su 22.732 tamponi esaminati. Se venerdì il tasso di incidenza dei positivi era dell’11,23%, ieri è del 9,74%. Preoccupano sempre più le varianti: ben sei casi di quella inglese ad Ischia, come confermato dalla Asl Napoli 2 Nord. I sei fanno parte di un cluster familiare e l’origine del contagio è stato il contatto con una persona ritornata ad Ischia dopo un viaggio all’estero; al momento solo una di esse è ricoverata all’ospedale Rizzoli, in buone condizioni, mentre le altre cinque sono in isolamento ed è stato effettuato il tracciamento dei contatti da cui non risulterebbero altri positivi con variante inglese. Due, invece, i casi di variante brasiliana sequenziati per la prima volta in Campania. I due sequenziamenti riguardano pazienti del Cotugno, uno attualmente ricoverato ed in condizioni definite stabili, un altro dimesso da qualche giorno.


E che la situazione stia cambiando, lo dimostrano anche gli ospedali. Situazione intensa all’Ospedale Cotugno di Napoli per la nuova ondata di contagi di covid19 in città e provincia.
L’ospedale partenopeo specializzato in malattie infettive resiste alla terza ondata che sta affollando nuovamente quasi tutti i posti letto, in particolare le degenze ordinarie, e un maggiore affollamento si registra anche nei 50 posti di terapia subintensiva, non tutti pieni, rispetto alle ultime settimane.


In terapia intensiva i circa 30 posti disponibili non sono al completo. Anche all’Ospedale Cardarelli in aumento i pazienti, con affollamento in terapia intensiva covid19 dove a mezzogiorno erano liberi solo due posti sui 15 disponibili.
C’è poi la situazione carceri, soprattutto il focolaio scoppiato nell’istituto penitenziario di Carinola, in provincia di Caserta. Un ispettore che prestava servizio nel carcere è morto proprio a causa delle complicanze sorte dopo essere stato contagiato dal SArs-Cov-2. E’ il secondo decesso.

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