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I contagi aumentano, sempre di più. Ed è una situazione, dice il presidente della Regione Campania, “che così non può reggere». E’ per questo che da lunedì «tutte le scuole saranno chiuse», annuncia. Ed è anche per questo che, lascia intendere, potrebbero arrivare «decisioni importanti e necessarie ». «Non ci fermeremo – avverte – costi quel che costi».

Punta di nuovo il dito contro la politica adottata dal Governo, De Luca, che «ha deciso di aprire e chiudere, è questa filosofia che ci porta ad avere l’esplosione di contagio». Punta il dito contro l’assenza di controlli e contro la distribuzione di vaccini. «Con queste forniture andremo alle calende greche per completare la vaccinazione», ribadisce e avanza una ipotesi: “Fare la prima dose, e poi si vede».

Perché «se dobbiamo stare fermi meglio avere una copertura al 50-60%, che riduce comunque l’attacco del Covid, piuttosto che stare a contemplare il nulla ». Intanto arriva la prima decisione per bloccare i contagi e i casi di variante inglese che si stanno registrando in diverse scuole napoletane. Vale a dire: lunedì chiusura di tutti gli istituti della Campania. Per quanto tempo? «Fino a quado non completeremo la vaccinazione del personale scolastico », chiarisce.

«Per il personale scolastico abbiamo prenotazioni al 25 febbraio per 114mila unità, ad oggi 28mila persone sono vaccinate – spiega nella consueta diretta su Fb del venerdì – di Astrazeneca abbiamo 142mila dosi a febbraio e 164mila a marzo dunque abbiamo possibilità di completare la vaccinazione del personale scolastico per marzo». Una questione, quella dei vaccini, che De Luca spera si risolva, soprattutto per l’aspetto relativo alla distribuzione. Chiama in causa i dati.

«La Regione Campania ha ricevuto ad oggi 64mila in dosi in meno rispetto al Lazio che ha la stessa popolazione ella Campania, significa 32mila persone in meno da vaccinare – sottolinea – ha ricevuto 26mila dosi in meno rispetto all’Emilia Romagna che a un 1milione e 300mila abitanti in meno rispetto alla Campania, 7mila dosi in meno rispetto al Veneto. Abbiamo accettato una unica sperequazione, quella rispetto alla popolazione anziana ma con l’impegno che poi si recuperano le dosi in meno a cominciare da fine marzo». Nell’attesa si sta lavorando ad un approvvigionamento di dosi in autonomia. «

Forse ci saranno novità, la prossima settimana», anticipa il governatore. «L’acquisto all’estero avverrà avendo avendo chiari due presupposti – spiega – la Campania non userà mediatori o intermediari, parliamo ad aziende ufficiali e agli Stati. In ogni caso i vaccini che saranno somministrati saranno valutati e approvati da autorità di controllo come Ema e Aifa».

Ieri ennesima protesta dei ristoratori: hanno urlato in strada la loro rabbia, chiedendo di poter riaprire i tavoli dei bar e dei ristoranti e denunciando un mancato ascolto alle loro istanze da parte della Regione e della Prefettura. Intanto i contagi aumentano, con un tasso di incidenza dei positivi che ieri arriva all’11,23% (ieri era del 10%). Secondo i dati dell’Unità di crisi della Regione Campania sono 2.519 (di cui 467 casi identificati da test antigenici rapidi) i casi positivi su 22.416 tamponi esaminati. Undici le persone decedute e aumentano i pazienti in terapia intensiva: ieri i posti letto occupati erano 131 ed oggi sono 144.

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