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Contagi in leggero calo in Campania e arrivo della spedizione settimanale dei vaccini Pfizer che risulta nettamente ridotta. Si continua a camminare sul filo del rasoio: con una curva dei contagi che tra alti e bassi resta piuttosto costante, con la corsa contro il tempo per i vaccini. E nelle ultime ore anche con un focolaio che sta interessando l’ospedale Cardarelli. Ieri il tasso positivi-tamponi risulta dell’8,53% (ieri era 8,99%).
Secondo i dati dell’Unità di crisi della Regione Campania, nelle ultime ore i positivi sono 976, di cui 41 sintomatici. I tamponi esaminati sono 11.441 (di cui 2.082 antigenici), 25 le persone decedute – 9 nelle ultime ore e 16 in precedenza e 791 i guariti. In merito al report posti letto su base regionale, calano a 101 (lunedì erano 105) i posti di terapia intensiva occupati su 656 disponibili, mentre aumentano i ricoveri nella degenza con 1470 posti occupati (lunedì erano 1455) su 3160 disponibili.
Intanto sono arrivate le 22.500 dosi attese di vaccini, che rappresentano un netto calo rispetto ai numeri abituali di dosi inviate alla Campania e che sono state distribuite ai 27 hub regionali, dove proseguono le somministrazioni esclusivamente di richiami. A Napoli, alla Mostra d’Oltremare, sono 1.004 i convocati per la seconda dose. Per la prossima settimana la Campania attende invece il ritorno a una spedizione in linea con i numeri del passato, di circa 38.000 dosi, secondo le rassicurazioni della multinazionale farmaceutica.
Al momento la Campania ha somministrato 123.721 dosi sulle 147.955 ricevute, quindi l’83,6%. Intanto si fanno i conti con il focolaio scoppiato al Cardarelli. Avevano già ricevuto quasi tutti la prima dose di vaccino i 21 risultati contagiati, tra medici, infermieri e operatori socio sanitari in forza ai reparti del presidio, in particolare dell’autoparco del Cardarelli, il servizio di trasporto dei ricoverati con ambulanze tra le palazzine del grande ospedale. Quasi tutti i positivi avevano già ricevuto l’iniezione con la prima dose del vaccino Pfizer che garantisce già una certa protezione ma non è bastata a evitare il contagio.
Ora i 21 sanitari non potranno fare il richiamo, anche se aver contratto il virus li immunizza per un certo periodo. E dall’ospedale ricordano che i controlli sono rigorosi: tutti i sanitari del Cardarelli fanno un doppio controllo mensile, un tampone molecolare e 15 giorni dopo un test sierologico, per poi ricominciare dopo due settimane con un nuovo tampone. Un peso in più, senza dubbio, il focolaio, per il Cardarelli che attualmente ha oltre 150 ricoverati per covid. Un affollamento, riferiscono fonti dell’ospedale, cui contribuiscono anche i giorni di difficoltà dell’Ospedale del Mare dopo la voragine che si è creata nell’area del parcheggio.
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