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I dati migliorano, ma non ci si può permettere di abbassare la guardia. Il governatore Vincenzo De Luca rinnova l’appello al senso di responsabilità e annuncia, in omaggio alla linea del rigore, che in Campania durante le feste non ci si potrà spostare tra i comuni con meno di cinquemila abitanti, deroga che invece il Governo sembra voler prevedere a livello nazionale. Tutto ciò mentre la regione attende di essere riclassificata in zona Gialla, con minori restrizioni anche se solo per una manciata di giorni visto che dal 24 entrerebbero in vigore i nuovi divieti in tutto il Paese.

I dati campani dimostrano che le settimane in zona Rossa e Arancione hanno prodotto risultati: il tasso positivi-tamponi è al 6,6 per cento, contro il 10 registrato ieri nel Paese. Ma un Natale senza freni produrrebbe effetti nefasti, come non si stanca di ricordare il presidente della Regione: «Farebbe piacere a tutti stare insieme in famiglia, ma farlo significa aprire le porte della terapia intensiva e della morte per tante persone anziane. Moltiplicate questo per milioni di famiglie e capite cosa significhi».

Oltre che sui divieti festivi, l’attenzione è concentrata sull’ormai imminente inizio della campagna vaccinale contro il covid. De Luca annuncia una prova generale per il 12 gennaio: “Ci sarà un’esercitazione generale in Campania per il vaccino. Dovrà essere pronto tutto, luoghi, medici, task force per le rsa. Andremo in giro – ha detto – per verificare che tutto sia in ordine, deve essere un’operazione quasi militare, dovranno essere ponti congelatori, medici, infermieri, spazi, trasporto e uso in due ore dallo scongelamento dei vaccini, deve essere una macchina perfetta. Intanto aspettiamo i tempi di consegna del vaccino non ancora definiti”.

Come è noto, i primi a ricevere il siero saranno gli operatori sanitari e in Campania si annuncia un’adesione elevatissima. “I direttori generali ci mandano percentuali di richiesta dell’80-90%”, spiega Ugo Trama, membro dell’Unità di crisi della Regione Campania. “A metà della prossima settimana tireremo le somme ma i segnali sono molto buoni sulla volontà dei medici e degli infermieri di vaccinarsi in piena consapevolezza. Questo è anche un segnale forte per la popolazione sulla fiducia collettiva nel vaccino”.

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