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Il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà una nuova ordinanza con cui si rinnovano le misure restrittive vigenti relative alle Regioni Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Toscana. L’ordinanza è valida fino al 3 dicembre 2020. “Apprendo con viva emozione la decisione del Governo sulle zone Covid. Noi siamo com’è noto, da sempre, per la linea del rigore e della prudenza. Dunque esprimo la mia piena condivisione, purtroppo solo virtuale, visto che l’unica zona rossa realmente esistente da noi è la zona dell’aglianico. Tutto il resto è propaganda.
I controlli sono pari a zero. Sono in libera uscita tutti, tranne i venditori di pantofole di panno beige”. Lo dichiara il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Apprezzo tuttavia – aggiunge De Luca – la coerenza del Governo: solo tre giorni per entrare in zona rossa; ancora tre giorni per uscirne, senza spiegare mai nulla. Rinnoviamo intanto la richiesta al Governo di fare un’operazione trasparenza, rendendo pubblici, per tutte le regioni: i dati veri sulle terapie intensive realmente esistenti; i dati chiari e non confusi, sulla tipologia dei tamponi effettuati. Con immutata stima e commossa partecipazione”, conclude De Luca.
Torna leggermente a salire la curva dei contagi in Campania. E tornano anche le polemiche del governatore Vincenzo De Luca sulla zone individuate dal Governo. «Una buffonata », ribadisce. E sulla zona rossa della Campania aggiunge: “E’ tutto aperto e il livello dei controlli è uguale a zero. Parlare di zona rossa mi fa innervosire, indignare. Cari cittadini ve lo dico, noi siamo nelle mani del Padreterno e della Regione Campania”. Intanto la percentuale positivi-tamponi che negli ultimi giorni si era abbassata, da giovedì ha ripreso a risalire.
Nelle ultime 24 ore, secondo quanto reso noto dall’Unità di Crisi della Regione Campania, sono 2.924 i positivi – 2650 asintomatici – su 22.301 tamponi esaminati. La percentuale positivi-tamponi è pari al 13,1%; giovedì era pari al 12,6%. Sale a 63 il numero dei decessi: 37 nelle ultime. “C’è qualche buontempone che quando arriva la richiesta di terapia intensiva alle otto di sera dice che non ci sono posti liberi perché magari poi deve fare la nottata”, accusa il governatore.
“Abbiamo il 99% del nostro personale che sta facendo un lavoro immane ma una piccola percentuale di farabutti che cerca di non fare il proprio dovere. Andremo fino in fondo nell’accertare anomalie comportamentali e andremo con il pugno di ferro avanti. Abbiamo registrato nel corso di queste settimane che quando arrivano telefonate al 118 per mandare qualcuno in terapia intensiva, è capitato che qualcuno abbia risposto dagli ospedali ‘non abbiamo nessun posto liberò. Siccome – spiega – i posti di terapia intensiva sono governati a dimensione regionale, non ospedale per ospedale, ci è capitato di verificare qualche volta che avevamo nella cabina di regia regionale la segnalazione di posti liberi in terapia intensiva, poi ci chiamavano dal 118 e riferivano che dall’ospedale l’ avevano detto che non c’era un posto libero”.
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