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“Siamo da giorni di fronte a una sorprendente lacuna organizzativa delle Asl sul fronte della somministrazione dei tamponi e della tempestiva trasmissione via email dei risultati ai soggetti esaminati, alcuni dei quali attendono anche una settimana prima di ottenerli”. È quanto denuncia l’Anci Campania in una lettera del presidente Carlo Marino (sindaco di Caserta), inviata al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al coordinatore dell’Unità di crisi regionale Italo Giulivo.
“Nonostante fosse da giorni evidente che ci sarebbe stato un afflusso enorme di cittadini presso i laboratori pubblici – scrive Marino – l’approccio organizzativo alla soluzione del problema da parte delle Asl è stato negligente, con ritardi inconcepibili che hanno sollevato le giuste critiche dei cittadini, sconcertati e arrabbiati da tanta sciatteria, e la severa censura dell’opinione pubblica. Siamo in una situazione in cui il servizio fornito dalle Asl appare allo sbando, non trovando di meglio che scaricare le proprie inefficienze sui sindaci a cui fanno costantemente riferimento i cittadini preoccupati per l’aggressione del Covid e non sapendo a che santo votarsi, finanche per prendere un semplice appuntamento telefonico per la somministrazione dei tamponi”.
Il presidente di Anci Campania spiega che “occorre quindi cambiare rapidamente marcia, riprogrammando subito questo servizio. In primo luogo è necessario coinvolgere direttamente i sindaci, primari attori della sanità sul territorio comunale, attraverso la diretta e immediata notifica dei soggetti positivi e non più attraverso il servizio di prevenzione Asl che appare in grave ritardo”. “Inoltre – conclude – è necessario che i direttori generali delle Asl mettano in atto da subito una forte sinergia con i sindaci al fine di creare un lavoro comune e non, come è stato finora, un costante e inappropriato trasferimento di responsabilità scaricate sulle spalle dei primi cittadini”.
Intanto arriva la proposta della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino e della senatrice M5S Maria Domenica Castellone, a margine di un incontro con il ministro dell’Università Gaetano Manfredi: coinvolgere i Policlinici Universitari Federico II e Vanvitelli nella gestione dell’emergenza Covid.
“Di fronte a una crescita esponenziale della curva dei contagi, si rende necessario e urgente implementare la dotazione ospedaliera della Campania, che è già al limite della saturazione. Il piano regionale di potenziamento delle attività ospedaliere è basato su una implementazione di posti letto, 120 dei quali nei soli ospedali modulari che, allo stato, o non sono stati affatto attivati o, come nel caso del Covid Hospital di Napoli, sono stati attivati a un terzo del loro potenziale.
I Policlinici Universitari di Napoli, caso unico in Italia, non hanno Pronto soccorso e dunque non vi è possibilità di accesso diretto. Eppure hanno grande disponibilità di posti letto e sono dotati di attrezzature e professionalità adeguate ad affrontare questa emergenza sanitaria, oltre che di ampi spazi per organizzare percorsi differenziati, evitando di intasare ospedali come il Cardarelli, dove è alto il rischio di far venire a contatto pazienti contagiati con pazienti assistiti per altre patologie. Dal ministro Manfredi abbiamo ottenuto la massima disponibilità nel valutare la possibilità di attivare presso la cittadella universitaria un servizio di accettazione ad accesso diretto, e di aumentare i posti letto covid”
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