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NAPOLI – “Noi abbiamo salvato la Campania, assumendo decisioni due settimane prima del Governo nazionale”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. “Lo abbiamo fatto con scelte rigorose – ha detto – ma anche con la responsabilità dei cittadini. Se dovessimo avere corse in avanti in regioni dove c’è il contagio così forte, la Campania chiuderà i suoi confini. Faremo una ordinanza per vietare l’ingresso dei cittadini provenienti da quelle regioni”, ha proseguito De Luca. Che spiega: “Noi non terremo in piedi un minuto in più del necessario le misure restrittive ma non le toglieremo neanche un minuto prima del necessario”, Così nel corso di una conferenza tenuta per fare il punto sull’emergenza Coronavirus. “Siamo chiamati a prendere decisioni rigorose e responsabili e non sulla base di questa o quella pressione ma sulla base di quello che è giusto fare”, ha detto ancora De Luca. “Una delle principali sollecitazioni che abbiamo avuto riguarda il cibo da asporto. Non lo abbiamo consentito fio ad oggi, e non per una ragione di particolare cattiveria», ha spiegato ancora il presidente specificando che si è trattato di una scelta di sicurezza. Lo abbiamo vietato perché era complicato garantire che avvenisse – ha detto – in condizioni di particolare sicurezza, con le mascherine e con i guanti da parte degli addetti. Ma il divieto è stato accompagnato da una misura di aiuto, di 2000 euro a tutte le attività che sono state impedite. E’ evidente che non potevamo chiudere le panetterie o le salumerie – ha spiegato – e tutte le attività che sono rimaste aperte non avranno i 2000 euro”. “Stiamo ragionando anche su queste attività di consegne a domicilio – ha concluso – ma la decisione la prenderemo sulla base della situazione dell’epidemia e non sulla base di pressioni di questo o di quello. Avremmo tutti piacere di aprire tutto domani mattina ma dobbiamo essere responsabili ed evitare, per un eccesso di fretta, di aprire domani e dover chiudere tra due settimane. Questo sarebbe davvero una tragedia”. “In questi tempi non ci possiamo permettere il lusso di perdere cinque mesi per un timbro”. Così riferendo di una telefonata, nella mattinata di ieri con il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Tema del colloquio è stato il via libera da parte del ministero del Mezzogiorno all’utilizzo del Fondo sviluppo e coesione, per le misure messe in campo dalla Regione “rispetto al quale stiamo registrando ritardi sconcertanti ed intollerabili”. A Conte De Luca ha chiesto di intervenire “in maniera rapida perché dobbiamo decidere ad horas, perché sono risorse vitali per le nostre aziende, i nostri professionisti, per le nostre famiglie. Mi auguro che il presidente del Consiglio voglia accogliere queste sollecitazione”.

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