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“Si ragiona sulla cosiddetta fase 2, ma è del tutto evidente che siamo chiamati a fare altro sacrificio di due settimane”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “E’ difficile, complicato, pesante per tutti – ha spiegato in diretta Facebook – ma davvero rischiamo di perdere tutto per un’impazienza che sarebbe ingiustificata. Noi possiamo cominciare a parlare seriamente di ripresa economica del paese e di vita sociale quando avremo la certezza non di aver risolto il problema del contagio, quello lo trascineremo ancora per mesi, ma quando avremo la certezza che è stato contenuto, cioè bloccato davvero il percorso di crescita dell’infezione”. E aggiunge: “Tra fine aprile e inizio maggio, se manterremo comportamenti di grande responsabilità, potremo ragionare sulla ripresa di attività economiche”. De Luca ha citato quelle “nel campo dell’edilizia, potremo dare respiro alle attività di manutenzione delle strutture balneari, alle attività alimentari di produzione di cibo preconfezionato, alla fine del mese potremo cominciare a ragionare su come far ripartire queste attività. Ma la precondizione è che abbiamo il pieno controllo dell’epidemia. Il rischio, in caso contrario, è molto semplice: ci illudiamo di riprendere la vita produttiva e sociale del paese, tra due settimane siamo costretti a richiudere tutto, e a quel punto diventa una tragedia”. Si tornerà alla vita normale in sicurezza: “Il presidente della Lombardia ha fatto un’ordinanza per rendere obbligatorio l’uso della mascherina fuori casa, noi non l’abbiamo fatto perché vogliamo prima mettere in produzione 3 milioni, 3 milioni e mezzo di mascherine, poi faremo alla fine del mese anche noi un’ordinanza che rende obbligatorio l’uso. Non torneremo alla vita normale – ha spiegato De Luca – a partire dalle cose più semplici: le mascherine. Per mesi dovremo indossarle, perché anche se spegniamo i focolai, la quantità di cittadini asintomatici è enorme. Stiamo lavorando su questo obiettivo, la nostra idea è cominciare a distribuire le mascherine dalla prossima settimana alle farmacie, ai medici di medicina generale, alle residenze sanitarie assistite, alla Caritas, ai servizi sociali dei Comuni”. “In queste ore c’è il pericolo rappresentato dai rientri dal Nord”. Nei giorni a ridosso di Pasqua “ci saranno posti di blocco nei caselli autostradali, controlli preventivi nelle stazioni ferroviarie. Dobbiamo impedire – ha spiegato De Luca – che ci venga portata un’onda di contagio che ci metterebbe in difficoltà nelle prossime settimane. I controlli saranno rigorosi, la mobilità non è consentita. Ci sono ammende che vanno da 400 a 4mila euro”. E infine la stoccata al Governo: “Mi è capitato di ascoltare qualche commento di qualcuno che sembrava quasi dispiaciuto che avessimo fatto un lavoro importante in Campania. Noi abbiamo dimostrato – ha aggiunto De Luca – di essere una regione che cammina a testa alta e dobbiamo essere orgogliosi di questo. Non era scontato che vivessimo questa tragedia come l’abbiamo vissuta, con rigore, con serietà, anticipando spesso le decisioni che il Governo poi ha preso 10 giorni dopo. Abbiamo lavorato con serietà conquistando il rispetto di tutte le persone serie del nostro Paese”.

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