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NAPOLI – Salgono a 260 le vittime del Covid in Campania, con 12 nuovi decessi, mentre si registrano 55 guarigioni che portano il totale a 415. Questi i dati dell’Unità di crisi aggiornati alla mezzanotte di ieri, con 99 nuovi contagi e un totale positivi dall’inizio dell’epidemia di 3.769 su 38.094 tamponi eseguiti. Nel riparto territoriale dei casi, Napoli e l’hinterland toccano quota 2.010 (di cui 813 nel capoluogo e 1197 in provincia). Per il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luc: «Il monitoraggio quotidiano dei casi di contagio in Campania fa rilevare la presenza di interi gruppi familiari positivi. La situazione è preoccupante in alcune realtà della provincia di Napoli, dove nei giorni scorsi si sono registrati comportamenti poco responsabili da parte di gruppi di cittadini». L’Asl Napoli 2 è impegnata in un lavoro straordinario per ricostruire la catena di rapporti avuti dai contagiati, ed evitare la diffusione dell’epidemia. Ma è necessario avere comportamenti rigorosi, e non i rilassamenti che in quei territori si sono registrati, con centinaia di persone in mezzo alle strade. Invito le forze dell’ordine, le unità dell’Esercito, le Polizie municipali a sviluppare il più rigoroso controllo per contrastare atteggiamenti scorretti». Sulla vicenda dei contagi interviene , tra gli altri il consigliere regionale Giampiero Zinzi. «La programmazione di una Fase2 deve necessariamente coincidere con un aumento dell’attività di screening, per questo risulta ancora più incomprensibile lo stop imposto dalla Regione sull’effettuazione dei test sierologici nei laboratori privati accreditati. La denuncia di Federlab Italia mette in luce una difformità di intervento rispetto ad altre regioni che potrebbe danneggiare i campani. Senza contare che la nostra proposta di tamponi di massa avrebbe permesso di avere un quadro completo della situazione in Campania. Se questo non rientra nelle priorità di De Luca siamo all’assurdo, è necessario estendere la platea di quei soggetti considerati particolarmente a rischio contagio per l’attività che svolgono, e in quanto tali, destinatari di test diagnostici»., conclude Zinzi. E aggiunge Valeria Ciarambino (M5s): «E’ ora di smetterla di riversare sui cittadini la responsabilità di un nuovo incremento dei contagi, con annunci di provvedimenti ancora più restrittivi che hanno il sapore di una minaccia. Non possiamo immaginare di uscire da quest’emergenza esclusivamente con le misure da sceriffo e perpetui richiami al senso di responsabilità, se non cominciamo a mettere in campo risposte altrettanto responsabili alle criticità di un sistema sanitario regionale che fa acqua da tutte le parti ».
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