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“La partita dei fondi europei e dei finanziamenti europei è decisiva per i nostri territori. Siamo impegnati in una battaglia politica che vedrà una contrapposizione di interessi tra aree meridionali e aree del Centro-Nord del Paese”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenendo in Consiglio regionale della Campania ieri pomeriggio.

“Quando si tratta di operare il riparto delle risorse – ha aggiunto De Luca – abbiamo verificato che vi è un blocco di interessi assolutamente trasversale nelle Regioni del Centro-Nord che tiene insieme le forze politiche di centro, di destra e di sinistra, senza alcuna distinzione. Sarebbe ora a mio parere che le forze politiche e istituzionali del Sud del Paese cominciassero ad essere consapevoli del problema e cominciassero a comportarsi in maniera conseguente. Siamo in questa situazione e saremo nei prossimi mesi chiamati a fare una battaglia politica, mi auguro unitaria per quanto riguarda noi e per quello che riguarda le Regioni del Sud, perché è evidente che questo significherebbe mettere la parola fine su qualunque ipotesi di riequilibrio territoriale e di rilancio dello sviluppo e dell’occupazione nelle regioni del Sud”.

Secondo De Luca “è chiaro che, se vogliamo dare senso a una politica meridionalista, noi dobbiamo puntare a ottenere perlomeno il 50% delle risorse, un minimo di risorse aggiuntive, altrimenti è bene che il Governo nazionale dichiari morta la questione meridionale, perlomeno evitiamo di prenderci in giro. Da questo punto di vista dovremo combattere: si prevede una riduzione di 700 milioni di euro nel nuovo Por per la Campania perché entrano nel novero delle Regioni svantaggiate altre due Regioni, quindi già rischiamo di avere una riduzione delle risorse.

Dalle notizie che circolano, il meccanismo per consumare questa truffa ai danni del Sud dovrebbe essere una riduzione del cofinanziamento nazionale rispetto ai fondi europei. Questo rischia di far arrivare al Nord il 65% delle risorse. E’ evidente – ha concluso De Luca – che questa è in qualche misura la partita decisiva”. Per il capo dell’opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania, Stefano Caldoro, intervenendo nel dibattito che ha fatto seguito all’espo – sizione del programma di governo da parte del presidente: “La Campania ha grandi potenzialità, ha bisogno di buona politica. L’opposizione è pronta a collaborare sull’emergenza pandemica ed economica e sui temi della crescita e del futuro ma servono responsabilità e verità”.

“La Campania – ha ricordato Caldoro – è in zona rossa, siamo ultimi, tra i i peggiori in Italia. E’ destino? E’ sciacallaggio? No, sono gli errori della politica di chi guida l’emergenza Covid. Non possiamo vivere per smentire il mondo, per litigare con tutti a partire dai medici i veri eroi, serve fare le cose, risolvere i problemi dei cittadini. La Giunta, dai temi del risanamento economico fino alla organizzazione della sanità sul territorio, non parli di miracoli immaginari, riconosca gli errori. I conti in ordine, per rispondere con due esempi, sono il risultato del mio mandato e l’ospedale della costiera è stato deciso nel 2015. Quindi da questa gestione solo ritardi e ordinaria amministrazione. Se il metodo è quello della menzogna, delle verità che non si raccontano, è difficile avviare un lavoro comune”, ha concluso Caldoro.

Toni bassi anche per Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Campania: “Al presidente De Luca vorrei dire che la campagna elettorale si è conclusa due mesi fa, dunque a chi giova questo perenne clima fatto di slogan, lanciafiamme, prove muscolari, umiliazione dei suoi avversari politici e finanche del Governo? In questa fase emergenziale sembra che De Luca cerchi più nemici che alleati”.

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Rosa Curcio

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