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“In Campania ci sono già segnali secondo cui se la liquidità non arriva dalle istituzioni ci sono altre istituzioni, malavitose, pronte a entrare come soci in attività imprenditoriali, alberghi e ristoranti. Se lo Stato non risponde arriva la camorra”. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini nel corso di una diretta Facebook sulla pagina della Lega Campania. “Nel governo stanno litigando sulla sanatoria ai migranti e sui fondi alle imprese e al turismo. Siamo a metà maggio e aspettiamo il decreto da aprile”. E il leader della Lega aggiunge: “Il decreto arriverà forse domani (oggi per chi legge ndr), ma ogni giorno perso vuol dire, come emerge dai dati di Confcommercio, che 270.000 aziende sono sempre più a a rischio”. “Oggi ho sentito governatori ed esponenti della Lega – ha proseguito Salvini – in 13 Regioni. Aspettiamo presto dal Governo e dall’Inail i protocolli, le prescrizioni per riaprire in sicurezza. Oggi ho ascoltato le imprese agricole per capire di quanta manodopera c’è bisogno e la Campania è tra le protagoniste su questo: gli imprenditori dell’agricoltura mi hanno detto che la sanatoria non serve perché per lavorare la terra occorre formazione. Intanto i commercialisti sono terrorizzati dall’arrivo di un decreto da 500 pagine perché per interpretarlo servirà un interprete dalla lingua antica”. Per Salvini, “si riparte dalle imprese, con rapidità, anche condonando. Una parola che vuol dire azzerare il passato, incassare il possibile e aprire al futuro, dando liquidità alle aziende”. “Oggi ho parlato – ha detto l’ex ministro degli Interni – con imprenditori siciliani, lombardi, del Veneto, dell’Umbria e della Calabria. Ringrazio le imprese per le proposte su molti settori. Sul turismo, ad esempio, abbiamo proposto che il bonus vacanze che non sia a carico degli albergatori e imprenditori, altrimenti è inutile. E’ importante anche che gli amministratori locali non ostacolino il lavoro: Zaia e Toti parlano di stagione estiva in sicurezza in stabilimenti balneari, bar, ristoranti, mi piacerebbe ascoltare queste parole anche dalla Campania”. All’attacco anche Pina Castiello, deputato campano della Lega. “Quello della Campania è già uno scenario post bellico, con i risvolti gravissimi che si possono immaginare. Ad oggi, nulla di quanto promesso, fatta salva qualche quisqulia, è stato mantenuto. Il bilancio è impietoso: migliaia di famiglie ancora in attesa della cassa integrazione, di là da venire per la grave responsabilità degli uffici regionali e dell’INPS in conflitto tra di loro, per non dire della mancata corresponsione dei 25mila euro annunciati dal governo. Il fallimento di De Luca è conclamato: non c’è una sola categoria, dagli artigiani ai balnerari, ai commercianti, agli albergatori, che non sia in preda alla disperazione e, per questo, sul piede di guerra. Molto presto le dirette di De Luca saranno sostituite dalle cronache dall’inferno. C’è un solo modo per uscire fuori da questo tunnel: fare tesoro della proposta della Lega, che ha i caratteri dell’ efficacia e della concretezza: anno bianco fiscale per tutto il 2020, saldo e stralcio con l’agenzia delle Entrate, bonus vacanze diretto per le famiglie e non a carico degli operatori, procedure d’urgenza e deroghe al Codice degli Appalti, riaperture per chi è pronto nel rispetto della sicurezza”.
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