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Una donna guineana di 30 anni è stata violentata in una baraccopoli nei pressi del porto di Napoli, l’aggressore, un senzatetto ghanese, è stato arrestato. L’episodio, ha riacceso i riflettori sulle condizioni di vita precarie e sull’insicurezza di alcuni quartieri napoletani.


NAPOLI- Una donna di 30 anni, originaria della Guinea, è stata violentata quest’oggi, 3 gennaio 2025, in una baraccopoli improvvisata nei pressi del porto industriale. L’aggressore, un senzatetto di 37 anni originario del Ghana, è stato arrestato dai carabinieri. La violenza si è consumata un lembo abbandonato di terra che costeggia la strada, vicino a una statua di San Gennaro col palmo della mano rivolto verso il Vesuvio.

A dare l’allarme sono stati alcuni residenti che hanno sentito le urla disperate di aiuto della donna a hanno chiamato il 112. Sul posto c’era la giovane africana in lacrime. Ai militari ha raccontato di essere stata aggredita mentre era in una delle baracche e di essere stata costretta a un rapporto sessuale. Grazie alle indicazioni da lei fornite, i carabinieri hanno individuato e arrestato il presunto violentatore. L’uomo, un clochard che vive nella stessa baraccopoli, è stato portato in carcere con l’accusa di violenza sessuale. La vittima è stata invece accompagnata in ospedale.

Lo stupro ha riacceso la polemica sulla sicurezza e, in particolare, sul forte degrado di quella zona di Napoli. Una zona pochi passi dall’ex mercato ittico e dal cosiddetto campo rom della Marinella, di fronte all’ospedale Loreto Mare, dove in passato si sono verificati episodi di violenza ed incendi. Da tempo i residenti, uniti anche in comitati, denunciano furti e chiedono un intervento dell’amministrazione anche per liberare l’area dalla baraccopoli improvvisata.

LA POLITICA INTERVIENE SU CASO DELLA DONNA VIOLENTATA IN UNA BARACCOPOLI DI NAPOLI

«Da anni denunciamo lo stato di grave abbandono e degrado che interessa l’area. Ancora una volta si fanno i conti con storie di violenza e crimine, in una zona che a causa del disinteresse delle varie amministrazioni comunali di sinistra è diventata terra di nessuno». Denuncia Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania. «Il Comune di Napoli passi una buona volta ai fatti, accelerando per realizzare il progetto di riqualificazione annunciato da mesi», sottolinea.

Secondo il deputato e coordinatore regionale del Carroccio Gianpiero Zinzi, la «brutale violenza è l’ennesima dimostrazione che il tema dell’immigrazione non può essere trattato come certa sinistra vorrebbe ancora, con il principio dell’accoglienza indiscriminata. Chi arriva in Italia e in maniera irregolare, delinque e non rispetta le nostre leggi, non può continuare a rimanere nel nostro Paese». Rincara il senatore Gianluca Cantalamessa, coordinatore provinciale di Napoli della Lega: «Su 5.800 indagati per stupro, circa il 43% sono immigrati irregolari», dice.

Fratelli d’Italia, con il presidente del coordinamento cittadino di Napoli Marco Nonno, il vice Luigi Rispoli e il consigliere comunale Giorgio Longobardi. «Occorre smantellare subito la baraccopoli nel Parco della Marinella. È assurdo che il Comune di Napoli, con i tanti soldi spesi in più di venti anni, non sia riuscita ancora a completare l’opera progettata dal compianto Aldo Loris Rossi. Lui pensò di realizzare un polmone verde a ridosso dell’arteria viaria più inquinata della città da gas di scarico delle automobili».

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