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Carabinieri

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Non un incidente stradale ma un omicidio volontario quello avvenuto a Marano: fermato un 19enne la morte del coetaneo Corrado Finale.


MARANO (NAPOLI)- Non si tratterebbe di un incidente stradale, come sembrava inizialmente, ma di un agguato mortale. Un giovane di 19 anni, nella giornata di oggi 16 settembre 2024, è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario. Secondo le inquirenti il ragazzo avrebbe volontariamente investito e ucciso Corrado Finale. Il ventenne, ieri, 15 settembre 2024, era in sella allo scooter con un amico 18 enne quando sono rimasti coinvolti nello scontro con un’auto guidata dal ragazzo oggi fermato.
Dopo lo scontro, il scooter è prima impattato contro un palo per poi carambolare su una fioriera. Le condizioni della vittima sono apparse subito gravi, dopo l’arrivo in ospedale 20enne Corrado Finale è deceduto. Il 18enne ha riportato varie fratture ma non è in pericolo di vita; ha una prognosi di 30 giorni.

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A differenza di quanto si poteva ipotizzare in un primo momento, i carabinieri di Marano he la Procura di Napoli Nord non hanno contestato al giovane l’omicidio stradale, ma i ben più gravi reati di omicidio volontario e tentato omicidio. Secondo le indagini, infatti, l’investitore avrebbe inseguito e speronato appositamente i due giovani centauri, dopo l’ennesima lite per un amore contrastato.

Sembrerebbe che centro della vicenda ci sarebbe una relazione sentimentale tormentata e osteggiata tra il giovane 18enne ferito e la sorella dell’investitore. I dissidi tra le due famiglie andavano avanti da tempo, generando tensioni e scontri. Ieri, in via del Mare a Marano l’incontro fatale tra il giovane fermato per omicidio volontario e tentato omicidio e il 18enne avrebbe riacceso gli animi, portando all’epilogo tragico. Dopo aver provocato l’incidente, l’investitore si sarebbe allontanato senza prestare soccorso. Tuttavia, dopo qualche ora si sarebbe recato insieme al proprio avvocato presso la caserma dei carabinieri. Gli uomini dell’Arma di Marano avevano però già sentito il 18enne rimasto ferito nell’incidente il quale aveva spiegato loro il movente di quello che per la procura è un omicidio volontario.

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