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Il 38enne arrestato per la rapina alla banca di Napoli mentre saluta i dipendenti

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Il 38enne di Scampia arrestato per la rapina in Banca a Napoli era già ai domiciliari, con lui arrestata anche la complice, una 40enne.


NAPOLI – Entra in banca, per rapinarla, tiene per 40 minuti dipendenti e clienti sotto sequestro, prende il bottino e prima di fuggire via ha salutato con la mano i dipendenti. E’ stato arrestato un’ora dopo dai carabinieri, lui è la sua complice. Si tratta di un 38 enne di Scampia che era ristretto agli arresti domiciliari. La sua complice nonché compagna è una 40enne.

Il tutto è avvenuto questa mattina, 4 maggio 2024, in via Emilio Scaglione a Napoli. Erano circa le 9:30 quando l’uomo, ha fatto il suo ingresso in banca. Il volto era coperto da un passamontagna e in mano impugnava una pistola, con se aveva anche un coltello. La sua compagna lo attendeva all’esterno, pronta a fungere da palo e a segnalare eventuali pericoli.
Per quaranta lunghi minuti l’uomo è rimasto all’interno della banca, tenendo tutti dentro sequestrati. Quando, finalmente, la cassaforte temporizzata dell’Atm si è sbloccata, il rapinatore ha costretto uno degli impiegati a svuotare il bancomat. Raccimolando così poco più di 12mila euro. Col sacco carico di contanti, l’uomo ha fatto un cenno alla complice fuori ma prima di andare via ha salutato con la mano i dipendenti.
Appena il rapinatore ha lasciato la banca è scattato l’allarme al 112. In pochi minuti sono arrivati i carabinieri del nucleo operativo Vomero e della stazione Marianella.
Ai militari è bastato visualizzare le immagini delle telecamere di sorveglianza per identificare subito il rapinatore. Un uomo era già noto agli investigatori. Infatti, 38enne di Scampia arrestato per la rapina in Banca a Napoli era già ai domiciliari.
Senza perdere tempo si sono recati presso l’abitazione della coppia, dove li hanno arrestati senza difficoltà. Nel corso della perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti il cappellino e il passamontagna utilizzati durante la rapina, una pistola a salve con 25 cartucce e, soprattutto, 1.520 euro in contanti, ritenuti provento dell’illecito.
L’arresto dei due in poco meno di un’ora dalla rapina. Sono entrambi in carcere, in attesa di giudizio. Dovranno rispondere di concorso in rapina aggravata e sequestro di persona.

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