1 minuto per la lettura
NAPOLI – Ha tentato di uccidere il padre e poi ha chiamato i carabinieri per costituirsi: “Ho accoltellato mio padre e sto venendo in caserma”. La telefonata alla centrale operativa del 112 è arrivata intorno alle 22.30 di domenica 22 ottobre. Subito dopo la chiamata si è interrotta e dopo pochi istanti l’uomo ha citofonato alla caserma.
E’ accaduto a Giugliano in Campania dove un 39enne ha raccontato ai carabinieri di aver accoltellato il padre all’addome al culmine di una discussione. L’uomo è assistito dal proprio avvocato di fiducia arrivato poco dopo. Il 39enne ha fornito anche indicazioni per far ritrovare il pugnale utilizzato e gettato poco prima in un cespuglio durante il tragitto.
La vittima è all’ospedale San Giuliano nel reparto chirurgia con una ferita profonda più di 10 centimetri e una diagnosi di 30 giorni.
Le indagini dei carabinieri della stazione di Giugliano – coordinati in quei minuti dal magistrato di turno della Procura di Napoli Nord – hanno permesso di accertare che il 39enne, dopo aver litigato con il padre per futili motivi, avrebbe preso il pugnale (uno di quelli in stile “Rambo”) dalla propria stanzetta per poi colpire la vittima con un fendente e fuggire. L’arrestato, che dovrà di tentato omicidio, è stato trasferito in carcere.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA