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Immagini di guerriglia tra tifosi di Napoli ed Eintrach

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Scontri violenti tra tifosi dell’Eintracht e del Napoli con la città devastata e scene di terrore puro tra turisti e residenti

NAPOLI – Scontri tra tifosi di Eintracht e Napoli in pieno centro nel capoluogo campano. Il tutto a poche ore dal via del match valido per il ritorno degli ottavi di Champions League. Gli scontri sono iniziati subito, circa 350 tifosi dell’Eintracht, senza biglietto e in giro per le vie del centro storico del capoluogo partenopeo, sono stati affrontati dagli ultrà del Napoli che li hanno accerchiati e hanno cominciato a lanciare sassi.

Negli scontri è stata data alle fiamme anche una macchina della polizia, una giornata di violenza e di follia ultrà.

Per la città una giornata da dimenticare. E poi un diluvio di polemiche, col ministro Matteo Piantedosi e la gestione della sicurezza nel mirino. In molti chiedono al responsabile del Viminale di spiegare cosa non ha funzionato. La Lega vuole che sia il governo tedesco a pagare i danni, mentre il sindaco Gaetano Manfredi parla di «scene di devastazione inaccettabili».

«Condanniamo fermamente gli atti inqualificabili di chi si è reso protagonista di questa violenza, da qualsiasi parte sia giunta». Ha detto Manfredi facendo anche sapere di avere incontrato nella sede del Comune l’ambasciatore tedesco «per condannare insieme gli atti di violenza e ribadire il forte legame tra Napoli e la Germania».

Da Berlino è arrivata la condanna delle violenze da parte della ministra dell’interno, Nancy Faeser. Per la componente del governo tedesco «i violenti e i teppisti distruggono lo sport». Parole dure anche dal quotidiano popolare Bild Zeitung, che titola «vergogna Champions League a Napoli», accusando i tifosi dell’Eintracht di aver “vandalizzato” la città «assieme agli hooligan dell’Atalanta».

Di possibili legami fra la tifoseria di Francoforte e quella bergamasca parla anche la Frankfurter Allgemeine Zeitung. Nonostante il divieto di vendita dei biglietti ai tedeschi residenti a Francoforte, dalla Germania i tifosi sono arrivati comunque in centinaia a Napoli, circa 600 la stima, provenienti in treno da Salerno e in aeroporto a Capodichino. I primi atti di violenza sono avvenuti nella notte tra martedì e mercoledì in piazza Bellini. Qui un gruppo di tifosi ha lanciato bottiglie di vetro contro un bar che era chiuso. Sempre nella nottata, tra la stazione e il lungomare, dove si trova uno degli alberghi che li ha ospitati, sono stati lanciati petardi contro uno dei bus dei tifosi tedeschi.

Per tutta la giornata un migliaio di uomini delle forze dell’ordine hanno lavorato per evitare la caccia all’uomo da parte dei napoletani. La situazione si è placata solo nel primo pomeriggio quando, grazie alla pioggia, i gruppi di stranieri si sono diradati. Ma la tensione è salita poco dopo in piazza del Gesù. È proprio qui che, all’improvviso, è scoppiata la guerriglia. Circa 200 tifosi napoletani, quasi tutti con il volto coperto e con i caschi, sono scesi da via San Sebastiano e da alcuni vicoli adiacenti raccogliendo lungo il percorso pietre e bottiglie.

Davanti alla chiesa del Gesù nuovo, la cui facciata è fresca di restauro, e della basilica di Santa Chiara, è divampata la violenza. La polizia ha formato un cordone tra i due gruppi ma è iniziato un lancio di petardi e pietre. Gli ultrà hanno usato cassonetti e sedie dei bar per affrontarsi. Una violenza consumata tra i cittadini e turisti in lacrime che cercavano riparo. Minuti di terrore puro. La polizia ha respinto l’assalto, lanciando lacrimogeni e tenendo bloccati i tedeschi.

Lungo Calata Trinità Maggiore, la strada che da piazza del Gesù conduce verso via Monteoliveto, è ritornata la tensione. Viene data alle fiamme una volante della polizia e altre vetture delle forze dell’ordine vengono danneggiate. Sul selciato trovata anche una pistola di un agente, finita a terra nel corso degli scontri e poi recuperata da un suo collega. La polizia, dopo aver finalmente allontanato i napoletani, ha costretto i tedeschi a salire su cinque bus.

Quando è iniziato il trasbordo c’è stato il secondo round. Questa volta hanno agito alcuni gruppi che erano a volto scoperto. Hanno lanciato pietre e bottiglie contro i mezzi, sfondando i finestrini. Episodi che domattina saranno esaminati in una riunione urgente del Comitato di ordine e sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Claudio Palomba, e che spingono fonti di Polizia a sottolineare come “il divieto di vendita dei biglietti” ai tifosi dell’Eintracht “era giustificato”.

Gli apparati di sicurezza italiani avevano “piena contezza della pericolosità” degli ultrà tedeschi e del rischio di scontri con quelli locali, tanto da rinnovare il provvedimento dopo la decisione di sospensione del Tar nonostante alcuni sostenessero fosse un “atto discriminatorio” da parte dell’Italia. Ma la gestione della piazza finisce sotto accusa. Il leader di Azione Calenda attacca il responsabile del Viminale. Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, “Piantedosi è inadeguato”, mentre il Pd, con Piero De Luca e Marco Sarracino, invita il ministro a dire cosa non ha funzionato. 

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