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NAPOLI – Ipotizza il reato di “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso” la Procura di Napoli che, insieme con la Squadra Mobile della Questura partenopea, sta indagando sul grave episodio avvenuto poco dopo l’una del 30 maggio scorso.

Due sorelle di 24 e 17 anni stavano camminando lungo corso Amedeo di Savoia, nei pressi di Capodimonte, a Napoli, quando sono state raggiunte da tre scooter guidati da tre uomini e con altrettante ragazze a bordo. Una di queste ha lanciato contro di loro dell’acido.

Il reato contro la deturpazione permanente della persona contempla una condanna dura, che varia tra otto a quattordici anni di reclusione.

Dopo l’agguato le due donne sono state medicate nell’ospedale Cardarelli dove hanno trascorso la notte, nel reparto “grandi ustioni”, prima di essere dimesse. La sorella maggiore ha riportate lesioni alla guancia sinistra e ad un braccio, mentre la minore alla guancia destra ed al naso.

La notte tra il 10 e l’11 maggio scorsi persone rimaste sconosciute hanno dato fuoco all’auto – una Smart – usata dalle due ragazze e intestata al padre. Lo si apprende in ambienti investigativi.

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