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«Se Milano tentenna, Napoli è pronta. Intitoleremo noi una strada a Francesco Saverio Borrelli». Lo
dice il sindaco di Napoli Luigi De Magistris in un’intervista al Fatto Quotidiano, sulla petizione portata avanti dal quotidiano,
che ha già raccolto 37mila sostenitori per dedicare nel capoluogo lombardo una via al capo procuratore di Mani Pulite,
che era nato a Napoli.
«Borrelli è stato un napoletano illustre. Attraverso il suoruolo di magistrato ha portato e rappresentato l’etica, la
professionalità e l’orgoglio napoletano fuori dai confini della nostra città» spiega il sindaco. A Milano, ricorda il giornale,
l’ostacolo è una regola: non si possono intitolare vie o piazze a chi è scomparso da meno di 10 anni. «In realtà si può
derogare: si chiede l’autorizzazione alla Prefettura. Noi l’abbiamo già fatto in almeno due casi – aggiunge – per Pino
Daniele e per Luciano De Crescenzo. Siamo in attesa della risposta» e De Magistris intende farlo anche per Borrelli.
Il sindaco di Napoli invece non è d’accordo con la proposta del consigliere di Milano Matteo Forte per l’intitolazione di
una via a Bettino Craxi: «Fermo restando il rispetto per i defunti, e la pietà che si deve a chiunque non sia più tra noi –
spiega – non si può dedicare a una via a chi si è macchiato dei reati gravi che hanno caratterizzato tangentopoli. Siamo
all’esatto opposto delle motivazioni per le quali m’impegnerò a ricordare il procuratore Borrelli. Parliamo di un uomo e di un
magistrato che ha saputo garantire l’applicazione dell’articolo 3 della Costituzione, l’eguaglianza di ogni cittadino dinanzi
alla legge, in più d’un momento delicato per il Paese».

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